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GLI STUDI DI FATTIBILITA NEL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE

TRILLO, CLAUDIA

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 3/2002, pág. 31

1. Lo studio di fattibilità nel quadro normativo nazionale. 2. Lo studio di fattibilità e il ruolo dei Nuclei di valutazione regionali. Due casi: Liguria e Campania.


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GLI UTENTI DEI SERVIZI SECONDO LA POLIZIA LOCALE. VERSO LA CITTADINANZA DELL'UTENTE A PARTIRE DALLE RAPPRESENTAZIONI DEGLI OPERATORI DELLA SICUREZZA

CARBONI, SIMONA

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/2005, pág. 131 a 155

1. IMMAGINI DELL'UTENZA: ORIGINI E RAGIONI DI UN PERCORSO DI INDAGINE SUI SERVIZI DI SICUREZZA URBANA. 2. CITTADINANZA DELL'UTENTE E AUTORITÀ RESPONSABILE NELL'ANALISI SOCIALE DELLA SICUREZZA. 3. LE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI PER SUPPORTARE LA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO OPERATIVO. 4. IL CITTADINO-UTENTE COME PRESENZA PERVASIVA. 4.1. I FRAMMENTAZIONE...

1. IMMAGINI DELL'UTENZA: ORIGINI E RAGIONI DI UN PERCORSO DI INDAGINE SUI SERVIZI DI SICUREZZA URBANA. 2. CITTADINANZA DELL'UTENTE E AUTORITÀ RESPONSABILE NELL'ANALISI SOCIALE DELLA SICUREZZA. 3. LE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI PER SUPPORTARE LA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO OPERATIVO. 4. IL CITTADINO-UTENTE COME PRESENZA PERVASIVA. 4.1. I FRAMMENTAZIONE DELLA CITTADINANZA. 4.2. OLTRE LA MERA PRESENZA: PROFILI DI UTENZA A CONFRONTO. 4.2.1. IL CITTADINO COME MINACCIA. 4.2.2. IL CITTADINO COME ATTORE DA SOSTENERE. 5. CONCLUSIONI.

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GOVERNABILITI DEMOCRATICA E RAZIONABILITA AMMINISTRATIVA.

FREDDI, GIORGIO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 1/1986, pág. 7

I. PREMESSA.- II. BUROCRAZIA E GOVERNO FONDATO SUIìPARTITI.- III. IL RENDIMENTO DEL SISTEMA POLITICO: ILìFATTORE BUROCRATICO.- IV. CONDIZIONI STRUTTURALI E DIìATTEGGIAMENTO DELLA PRESTAZIONE POLITICO-AMMINISTRATIVA.- .ìV. CONDIZIONI DIACRONICHE DEL RENDIMENTOìPOLITICO-ADMINISTRATIVO...


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GOVERNO DELL'AMBIENTE E SISTEMA DELLE AUTONOMIE: IMPLICAZIONI ED INNOVAZIONI RECENTI

GRECO, NICOLA

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 3/1992, pág. 5

1. L'intreccio tra sistema delle autonomieìterritoriali ed istituzioni di governo dell'ambiente. 2. Laìnuova necessità della provincia nel sistema istituzionale eìnell'organizzazione di servizi pubblici per la tutela e laìgestione dell'ambiente. 3. La dimensione dell'interesse comeìmisura di settori e funzioni. I compiti definitori delìlegislatore...

1. L'intreccio tra sistema delle autonomieìterritoriali ed istituzioni di governo dell'ambiente. 2. Laìnuova necessità della provincia nel sistema istituzionale eìnell'organizzazione di servizi pubblici per la tutela e laìgestione dell'ambiente. 3. La dimensione dell'interesse comeìmisura di settori e funzioni. I compiti definitori delìlegislatore statale e di quello regionale. 4. Il ruolo ...

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GRANDI PROGETTI DI RICERCA E PROCESSI DECISIONALI DI PICCOLO CABOTAGGIO: EL CASO DEL REATTORE VELOCE ITALIANO

LEWANSKI, RODOLFO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 3/1988, pág. 87

I. INTRODUZIONE. II. CRONISTORIA. III. I RISULTATI CONSEGUITI DAL PROGETTO: UN TENTATIVO DI VALUTAZIONE. IV. IL PECCATO ORIGINALE: UNA COALIZIONE DEBOLE DI ATTORI DEBOLI. V. L'ARENA DECISIONALE. VI. LE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DECISIONALE. VII. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E PROCESSO DECISIONALE.


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I CODICI DELLA CULTURA ORGANIZZATIVA E IL MANAGEMENT PUBBLICO

BOLOGNINI, BRUNO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 1/1998, pág. 33

1. La competenza manageriale. a) Il managementpubblico. b) Le radici istituzionali delle organizzazioni.2. Codici organizzativi. a) La cultura organizzativa. b)L'osservanza delle regole. c) La natura dei codici. d) Ilgoverno delle regole e l'influenza. 3. La mappa dei codiciorganizzativi. a) I codici come modelli descrittivi. b)Burocrazie...

1. La competenza manageriale. a) Il managementpubblico. b) Le radici istituzionali delle organizzazioni.2. Codici organizzativi. a) La cultura organizzativa. b)L'osservanza delle regole. c) La natura dei codici. d) Ilgoverno delle regole e l'influenza. 3. La mappa dei codiciorganizzativi. a) I codici come modelli descrittivi. b)Burocrazie e imprese. c) Le organizzazioni e le regole. d)Modelli organizzativi coerenti.

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I COMPENSI INCENTIVANTI LA PRODUTTIVITA. ESPERIENZE ALLA PROVINCIA DI TORINO

BROSSA, LUIGI

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1987, pág. 145

I. INTRODUZIONE. II. DESCRIZIONE DEGLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLA PRODUTTIVITA USATI. III. CONSIDERAZIONI IN MARGINE ALLA TRATTATIVA PER LA DESTRIBUZIONE DEI PREMI INCENTIVANTI LA PRODUTTIVITA. IV. CONSIDERAZIONI SUL METODO SEGUITO, SUGLI ERRORI COMMESSI E SULLE SOLUZIONI POSSIBILI...


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I CONCETTI FONDAMENTALI DEL CONTROLLO DI GESTIONE

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1998, pág. 151

1. Activity based costing. 2. Activity basedmanagement. 3. Adverse selection. 4. ammortamento. 5.Analisi costi-benefici. 6. Analisi di bilancio. 7.Asimmetrie informative. 8. Benchmarking. 9. Bene economico.10. Budget. 11. Cash flow. 12. Competenza, principio di. 13.Centro di costo. 14. Centro di responsabilità economica. 15.Centro di responsabilità...

1. Activity based costing. 2. Activity basedmanagement. 3. Adverse selection. 4. ammortamento. 5.Analisi costi-benefici. 6. Analisi di bilancio. 7.Asimmetrie informative. 8. Benchmarking. 9. Bene economico.10. Budget. 11. Cash flow. 12. Competenza, principio di. 13.Centro di costo. 14. Centro di responsabilità economica. 15.Centro di responsabilità di costo. 16. Centri diresponsabilità di investimento de d'impresa. 17. Centro diresponsaiblità di profitto. 18. Centro di responsabilità diricavo. 19. Centro di responsabilità di spesa. 20.Contabilità analitica. 21. Conto economico. 22. Controller.23.Controllo di gestione. 24. Controllo organizzativo. 25.Controllo sulla gestione. 26. Costo. 27. Costo opportunità.28. Costo standard. 29. Economicità. 30. Efficacia. 31.Immobilizzazioni. 32. Indicatore. 33. Indici di bilancio.

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I NUCLEI DI VALUTAZIONE DELLE UNIVERSITA E LA LORO ATTIVITA

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1998, pág. 91

1. La normativa sul controllo di gestione. 2. Iproblemi di coordinamento tra le varie discipline. 3.L'attività di valutazione. 4. L'istituzione del nucleo divalutazione. 5. L'esperienza del primo triennio. 6. Alcuniproblemi del'attività del nucleo. 7. Le prospettivedell'arrivita di valutazione del nucleo.


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I PICCOLI E I GROSSI. LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

MORGANTI, ADOLFO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 3/2011, pág. 15 a 34

1. Perché la Repubblica di San Marino non è Italia? 2. Esperienze di dialogo internazionale: Istituzioni e reti parallele. 3. Un Piccolo Stato e l'Unione Europea: un percorso lungo e complesso. 4. Il ritorno dei Piccoli Stati in Europa. 5. Le sfide del terzo millennio.


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I POLITICI, I BUROCRATI E IL CONTROLLO DI GESTIONE. APPRENDIMENTO ISTITUZIONALE NELLA RIFORMA DEL GOVERNO LOCALE

LIPPI, ANDREA

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 1/1998, pág. 55

1. Introduzione. 2. La "tecnologizzazione" dellarelazione tra politici e burocrati: il controllo digestione. 3. Amministratori e dirigenti nell'implementazionedel controllo di gestione in otto enti locali. a) Ilpolitico delega il dirigente. b) Il dirigente propone, ilpolitico dispone. c) Il politico e il dirigente l'uno control'altro....

1. Introduzione. 2. La "tecnologizzazione" dellarelazione tra politici e burocrati: il controllo digestione. 3. Amministratori e dirigenti nell'implementazionedel controllo di gestione in otto enti locali. a) Ilpolitico delega il dirigente. b) Il dirigente propone, ilpolitico dispone. c) Il politico e il dirigente l'uno control'altro. d) Politici e dirigenti contro il controllo digestione. 4. Il controllo senza la gestione o la gestionesenza controllo? Cosa cambia dopo la riforma. 5. Ilcontrollo di gestione come luogo di apprendimentoistituzionale. a) Relazioni tra politici e dirigenti. b)Identità professionale dei dirigenti dopo il controllo digestione. c) Identità degli amministratori dopo il controllodi gestione. d) Consulenti e altri attori "imprevisti" trala politica e l'amministrazione.

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IL "VOCABOLARIO" DEL "GOVERNO LOCALE". CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE.

TRUINI, ALESSANDRO.

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 2/2004, pág. 5 a 45

1. IL CONCETTO DI FORMULA ORGANIZZATORIA. 2. GOVERNO "CENTRALE" E GOVERNI "LOCALI". PROFILI STORICI. 3. COMUNITÀ DI BASE E COMUNITÀ DI "AREA VASTA". 4. LA FORMULA ORGANIZZATORIA DEL "GOVERNO LOCALE". 5. LE VARIABILI ORGANIZZATIVE: "MUNERA", "OFFICIA", ORGANI, PERSONE GIURIDICHE....

1. IL CONCETTO DI FORMULA ORGANIZZATORIA. 2. GOVERNO "CENTRALE" E GOVERNI "LOCALI". PROFILI STORICI. 3. COMUNITÀ DI BASE E COMUNITÀ DI "AREA VASTA". 4. LA FORMULA ORGANIZZATORIA DEL "GOVERNO LOCALE". 5. LE VARIABILI ORGANIZZATIVE: "MUNERA", "OFFICIA", ORGANI, PERSONE GIURIDICHE. 6. LE FUNZIONI DEL GOVERNO LOCALE. 7. L'"AMBIENTE" DEL GOVERNO LOCALE. 8. IL "PLURALISMO TERRITORIALE" E LE SUE ARTICOLAZIONI. 9. IL GOVERNO LOCALE IN REGIME DI "INDIPENDENZA POLITICA". INDIPENDENZA E INTERDIPENDENZA.

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IL CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO NELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA: IL CASO DEL PIANO REGOLATORE DEGLI ORARI DI MILANO

BIFULCO, LAVINIA

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 3/1999, pág. 83

1. Premessa. 2. Comunicare e connettere. a) Unastruttura reticolare. b) Amministrare. c) Razionalità diprocesso versus razionalità strumentale. 3. Un manipolodell'innovazione. a) Non ci possiamo inventare la luna. 4.Risorse e poteri. a) Le risorse sei tu. b) La porta diservizio. 5. Conclusioni provvisorie.


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IL CICLO VIZIOSO DELLA POLITICA DI RIFORMA AMMINISTRATIVA IN ITALIA.

CAPANO, GILIBERTO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1990, pág. 37

1. Introduzione. 2. Come studiare la riformaìamministrativa?. 3. I cicli della politica di riformaìamministrativa. 4. Gli attori e le loro interazioni traìformulazione ed attuazione delle riforme amministrative. 5.ìL'improbabile adeguatezza delle decisioni. 6. Conclusioni.


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IL CITY MANAGER DEL COMUNE DI ROMA

GUZZO, CLAUDIO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 3/2000, pág. 87

1. Il processo di innovazione dell'amministrazionecapitolina. 2. L'istituzionalizzazione della figura deldirettore generale. 3. Il "city manager" del Comune di Roma.4. L'Ufficio di controllo interno alle dipendenze del citymanager. 5. Il sistema di Direzione per obiettivi alla basedel controllo interno. 6. La retribuzione del city...

1. Il processo di innovazione dell'amministrazionecapitolina. 2. L'istituzionalizzazione della figura deldirettore generale. 3. Il "city manager" del Comune di Roma.4. L'Ufficio di controllo interno alle dipendenze del citymanager. 5. Il sistema di Direzione per obiettivi alla basedel controllo interno. 6. La retribuzione del city managernel quadro dei livelli retributivi della dirigenzacapitolina. 7. Considerazioni finali.

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IL CONTROLLO DI GESTIONE ALLA LUCE DELLA RECENTE LEGISLAZIONE IN TEMA DI TRASPARENZA AMMINISTRATIVA E AUTONOMIE LOCALI

MATTARELLA, LAURA

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1992, pág. 63

1. Premessa. 2. Innovazioni apportate dalla l. 142ìin tema di rapporti tra amministrazione e politica. 3. Ilìrinvio alle previsioni statutarie. 4. Controlli eìresponsabilità dei dirigenti. 5. Il controllo di gestione:ìnozione. 6. Il controllo di gestione nelle organizzazioniìpubbliche. 7. I criteri di efficienza e di efficacia. 8. ...




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IL CONTROLLO GESTIONALE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: IL RUOLO DEI SERVIZI INTERNI E LE METODOLOGIE E GLI STRUMENTI PER IL CONTROLLO

TINO, GIORGIO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1998, pág. 53

1. Il ruolo dei servizi interni. a) Il controllogestionale strategico. b) Il supporto alla pianificazione.c) Attuazione dei principi del nuovo sistema di bilanciodello stato. 2. La metodologia e gli strumenti per ilcontrollo della gestione in una pubblica amministrazione.


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IL CONTROLLO INTERNO NELLE REGIONI: ESPERIENZE E PROBLEMI

COLLEVECCHIO, MARIO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1998, pág. 71

1. Le premesse concettuali: il controllo comecollaborazione e la diversità delle amministrazionipubbliche. 2. Il modello di riferimento. 3. L'orientamentodelle regioni. 4. Le esperienze della Lombardia e delVeneto. 5. Conclusione.


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IL CONTROLLO INTERNO: PROBLEMI E (POSSIBILI) SOLUZIONI

COGLIANDRO, GIUSEPPE

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1998, pág. 203

1. Il ruolo del controllo interno. 2. Gil uffici dicontrollo interno (Uci). 3. Lo stato degli uci. 4. Iproblemi. 5. Le (possibili) soluzioni.



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IL DIRITTO DI ACCESSO ALLE INFORMAZIONI AMBIENTALI

COGLIANDRO, GIUSEPPE

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 1/1993, pág. 29

1. Trasparenza, partecipazione, accesso. 2.ìL'informazione ambientale. 3. Il diritto di accesso. Iìrapporti tra i vari sistemi normativi. 4. I soggetti attivi.ì5. I soggetti passivi. 6. L'oggetto. 7. I limiti. 8. Leìmodalitá di esercizio. 9. La tutela giurisdizionale. 10.ìL'art. 14 virtuale.


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