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L'AMMORTAMENTO ECONOMICO E L'ACCANTONAMENTO FINANZIARIO

COSSIGA, CARMINE;BASSANI, SILVA

LA FINANZA LOCALE, n.º 8/1999, pág. 1051

1. Premessa. 2. L'ammortamento economico. 3.L'accantonamento finanziario. 4. La gradualitànell'accantonamento finanziario. 5. L'utilizzazione degliaccantonamenti.


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L'ANALISI GESTIONALE E IL SISTEMA DI RESPONSABILIZZAZIONE NELL'ENTE LOCALE

DELFINO, FRANCESCO

LA FINANZA LOCALE, n.º 11/1991, pág. 1397

1. Analisi gestionale per la direzione degli enti.ì2. Il sistema di responsabilizzazione. 3. Gli strumenti eìl'illusione della contabilità. 4. Il ruolo del revisore.


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L'APPLICAZIONE DELL'ICI ALLE PERTINENZE DELL'ABITAZIONE PRINCIPALE

BUSANI, ANGELO

LA FINANZA LOCALE, n.º 9/1999, pág. 1075

1. La circolares n. 114/E del 25 maggio 1999. 2. Iprecedenti. 3. Il parere del Consiglio di Stato. 4. Iltrattamento delle pertinenze in altre leggi d'imposta. 5.L'individuazione del rapporto pertinenziale della "cosa". 6.La potestà regolamentare comunale in materia di Ici.


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L'APPLICAZIONE DELL'IMPOSTA DI REGISTRO IN MISURA FISSA SUGLI ATTI DI ACQUISTO DI BENI IMMOBILI EFFETTUATI DALLE SOCIETA PER AZIONI A PREVALENTE CAPITALE PUBBLICO LOCALE

PANIZZOLO, ANTONIO

LA FINANZA LOCALE, n.º 5/1997, pág. 705

1. Introduzione. 2. L'estensione alle società per azioni a prevalente capitale pubblico locale del regime tributario dell'ente territoriale di appartenenza. 3. Conclusioni.


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L'ATTIVITA DI VALUTAZIONE E CONTROLLO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

VILLA, ALESSANDRA

LA FINANZA LOCALE, n.º 4/2000, pág. 521

1. Premessa. 2. Il sistema del controllo interno.3. I nuclei di valutazione interna agli atenei. 4.Considerazioni conclusive.


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L'ATTIVITA DI VALUTAZIONE E CONTROLLO STRATEGICO E LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI ALLA LUCE DEL D.LGS. 30.7.1999 N.286. UNA PROPOSTA OPERATIVA

SARACENI, STEFANO

LA FINANZA LOCALE, n.º 7/2000, pág. 1001

1. Premessa. 2. La valutazione della prestazioni:metodologie a confronto. 3. La valutazione dei risultaticonseguiti sulla base degli obiettivi prefissati. 4. Lavalutazione dei comportamenti, capacità o competenze. 5. Ilsistema di valutazione integrato: budget, competenze eindicatori. 6. Le fasi del percorso di valutazione.


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L'ATTIVITA DI VALUTAZIONE E CONTROLLO STRATEGICO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

VILLA, ALESSANDRA

LA FINANZA LOCALE, n.º 12/2000, pág. 1731

1. Premesse. 2. I controlli tradizionali e icontrolli di "nuova generazione". 3. L'attività divalutazione e controllo strategico secondo il d.lgs. n.286/99. 4. L'attività di valutazione e controllo strategicoe valutazione della dirigenza. 5. La valutazione e ilcontrollo strategico negli enti locali. 6. Per concludere.


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L'ATTUALE DISCIPLINA DEI DEBITI FUORI BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI

CASCONE, GENNARO

LA FINANZA LOCALE, n.º 8/1998, pág. 891

1. La definizione ed i precedenti. 2. Il riconoscimento nell'attuale disciplina. 3. Il finanziamento ed il pagamento. 4. La vexata quaestio degli interessi. 5. Il profilo contabile.


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L'ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO AMMINISTRATIVO: IL DECENTRAMENTO DI FUNZIONI E L'ATTRIBUZIONE DELLE RISORSE, L'ESPERIENZA DELLA REGIONE PIEMONTE

FRACCHIA, FAUSTO

LA FINANZA LOCALE, n.º 8/2001, pág. 1029

1. PRESENTAZIONE. 2. RIFERIMENTI NORMATIVI UTILIPER L'IDENTIFICAZIONE DELLE RISORSE DALLO STATO E DALLAREGIONE. 3. GLI ATTI AMMINISTRATIVI ADOTTATI. 4."CONFERIMENTO" OPPURE "DELEGA" DI FUNZIONI: ALCUNI SPUNTICRITICI. 5. NECESSITà DI ADOTTARE UN METODO PERMANENTE UTILEPER GOVERNARE LA "COMPLESSITà" E PER...

1. PRESENTAZIONE. 2. RIFERIMENTI NORMATIVI UTILIPER L'IDENTIFICAZIONE DELLE RISORSE DALLO STATO E DALLAREGIONE. 3. GLI ATTI AMMINISTRATIVI ADOTTATI. 4."CONFERIMENTO" OPPURE "DELEGA" DI FUNZIONI: ALCUNI SPUNTICRITICI. 5. NECESSITà DI ADOTTARE UN METODO PERMANENTE UTILEPER GOVERNARE LA "COMPLESSITà" E PER LA DEFINIZIONE DELLERISORSE. 6. ESIGENZA DI RACCORDO CON LE SCELTE GENERALI DIPROGRAMMAZIONE DELLA REGIONE E DI RIORGANIZZAZIONE DELLEFUNZIONI ASSEGNATE INSERENDOLE NELLA STRUTTURA DELLEPROVINCE. 7. LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE, IPOTESI DICONSTITUZIONE DI "FONDO UNICO": QUALCHE RIFLESSIONE FINALE.

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L'ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE IN ITALIA TRA MUNICIPALISMO E REGIONALISMO FISCALE

D'AURO, ARGENTINO

LA FINANZA LOCALE, n.º 11/2001, pág. 1495

1. Introduzione. 2. Federalismo fiscale efederalismo amministrativo. 3. La fiscalità municipale. 4.La fiscalità regionale. 5. Il federalismo fiscale nelprogetto di riforma della commissione bicamerale. 6. Irecenti sviluppi della finanza locale. 7. Conclusioni.


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L'AUTONOMIA FINANZIARIA (E TRIBUTARIA) DELLE REGIONI A STATUTO ORDINARIO.

TRIMELONI, MARIO

LA FINANZA LOCALE, n.º 12/1997, pág. 1663

1. Autonomia costituzionale e regioni a statuto ordinario. 2. Autonomia tributaria: potere delle regioni (a statuto ordinario) di introdurre fattispecie di agevolazione tributaria e sistema di bilancio delle Regioni. 3. Fattispecie di agevolazione nella legge n. 662/1996.


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L'AUTONOMIA IMPOSITIVA LOCALE TRA DECENTRAMENTO E FEDERALISMO

RENZI, PAOLA VALERIA;ROBOTTI, LORENZO

LA FINANZA LOCALE, n.º 10/1995, pág. 1317

1. Il periodo keynesiano. 2. Il periodo della crisi fiscale. 3. Gli anni recenti. 4. La situazione attuale e le richieste di maggiore autonomia finanziaria. 5. Il pianeta federalismo. 6. La latitudine interpretativa del concetto di autonomia tra status quo e federalismo. 7. Progetti di riforma della Costituzione. 8. Decentramento...


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L'EXIT, VOICE E LOYALTY NELLA SANITA PUBBLICA: IMPLICAZIONI MACROECONOMICHE ED AZIENDALI

IPPOLITO, ADELAIDE

LA FINANZA LOCALE, n.º 6/2001, pág. 969

1. Premesa. 2. Le implicazioni macroeconomichedell'exit, voice e loyalty nella sanità italiana. 3. Leimplicazioni aziendali dell'exit, voice e loyalty nellasanità italiana. 4. Gli strumenti che favoriscono la loyaltye la voice dei fruitori dei servizi sanitari.


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L'IMPORTANZA DEL LAVORO COOPERATIVO NEL CAMBIAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

DELLA PIANA, BICE

LA FINANZA LOCALE, n.º 9/2001, pág. 1285

1. Premessa. 2. L'evoluzione dei sistemi digoverno: la criticità dei momenti di transizione. 3. Lagestione della transizione: l'importanza del lavorocooperativo. 4. Conclusioni.


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L'IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI: LA STRUTTURA E LA DINAMICA

LOVECCHIO, LUIGI

LA FINANZA LOCALE, n.º 6/1993, pág. 817

1. Premessa. 2. La disciplina sostanziale.ìPresupposti e soggetti passivi. 3. La base imponibile eìl'aliquota. 4. Esenzioni, detrazioni e riduzioni. 5. Laìdisciplina procedimentale a regime. 6. La disciplinaìprocedimentale transitoria. 7. Disposizioni varie.


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L'IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI. LE AGEVOLAZIONI PER IL SETTORE AGRICOLO: LA NORMATIVA INTERNA SUI FABBRICATI RURALI, LA NOZIONE DI IMPRENDITORE AGRICOLO A TITOLO PRINCIPALE, LE COMPATIBILITÀ DETTATE DALLA NORMATIVA COMUNITARIA.

GIUSEPPE MARINI

LA FINANZA LOCALE, n.º 1/2004, pág. 39 a 61

IILFABBRICATO RURALE NEL SISTEMA IMPOSITIVO DELL'ICI. II.I REQUISITI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RURALITÀ DEI FABBRICATI. III.IL CONTENZIOSO IN TEMA DI COOPERATIVE AGRICOLE. IV.LA NOZIONE DI IMPRENDITORE AGRICOLO A TITOLO PRINCIPALE AI FINI ICI.1


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L'INDIVIDUAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI RITENUTI INDISPENSABILI PER LA REALIZZAZIONE DEI FINI ISTITUZIONALI DELL'AMMINISTRAZIONE

MONTANARI, CRISTINA

LA FINANZA LOCALE, n.º 2/2002, pág. 243

1. Le motivazioni del provvedimento di soppressione. 2. Gli organismi compresi nella disciplina legislativa. 3. Gli aspetti economico-finanziari.


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L'INESIGIBILITA DEI CREDITI E IL VINCOLO DI DESTINAZIONE DEL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI NEGLI ENTI LOCALI

RICCI, PAOLO

LA FINANZA LOCALE, n.º 2/2000, pág. 183

1. Premessa. 2. La fonte giuridica del fondosvalutazione crediti. 3. La definizione di creditoinesigibile 4. Il vincolo di destinazione.



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L'ISTITUTO DELL'AUTOTUTELA QUALE STRUMENTO DEFLATTIVO DEL CONTENZIOSO TRIBUTARIO

DURANTE, GIUSEPPE

LA FINANZA LOCALE, n.º 4/2002, pág. 543

1. Definizione concettuale e riferimenti normativi. 2. I presupposti per l'applicazione. 3. L'esercizio dell'autotutela in caso di giudizio pendente.


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L'ORDINAMENTO CONTABILE NEGLI ENTI LOCALI

PIANESI, ERMANNO

LA FINANZA LOCALE, n.º 1/2000, pág. 11

1. Utilità di una riflessione. 2. La vicendanormativa. 3. La contabilità economica. 4. Gli interventi.5. Pregi del d.lgs. n. 77/95. 6. Difetti di natura politica.7. Carenze tecniche: l'impegno di spesa. 8. La irrilevanzadei risultati non finanziari. 9. Evoluzione normativa delsettore. 10. Conclusioni.



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L'OUTSOURCING PER I SERVIZI PUBBLICI: CONSIDERAZIONI TEORICHE E STRUMENTI OPERATIVI ALLA LUCE DELLA TEORIA DEI COSTI DI TRANSAZIONE

LOMBRANO, ALESSANDRO

LA FINANZA LOCALE, n.º 1/1998, pág. 39

1. La teoria dei costi di transazione e il fenomeno dell'outsourcing. 2. Le ipotesi corroborate. 3. Uno strumento operativo o un'idea di ricerca?. 4. Alcune riflessioni conclusive.



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L'USO DELLA TARIFFA E DEL PRELIEVO TRIBUTARIO NELLA PRODUZIONE DI SERVIZI PUBBLICI

CLERICO, GIUSEPPE

LA FINANZA LOCALE, n.º 12/1998, pág. 1517

1. Introduzione. 2. Le ragioni della tariffa. 3.Quando usare la tariffa. 4. Modalità di determinazione dellatariffa. 5. Offerta di servizi pubblici ed effetti delprelievo tributario. 6. Osservazioni conclusive.


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