MARTINI, ROBERTO
LA FINANZA LOCALE, n.º 3/2002, pág. 313
1. Il dispositivo di inammissibilità. 2. La conformità ai principi di eguaglianza e capacità contributiva. 3. La presunta violazione dei criteri direttivi stabiliti dalla legge di delega. 4. La sospettata violazione del principio lavoristico. 5. L'organizzazione è uno pseudo-requisito del presupposto. 6. Il lavoro autonomo intellettuale...
1. Il dispositivo di inammissibilità. 2. La conformità ai principi di eguaglianza e capacità contributiva. 3. La presunta violazione dei criteri direttivi stabiliti dalla legge di delega. 4. La sospettata violazione del principio lavoristico. 5. L'organizzazione è uno pseudo-requisito del presupposto. 6. Il lavoro autonomo intellettuale svolto in forma collettiva.
CIRCOLARE AGENZIA DELLE ENTRATE -;DIREZIONE CENTRALE NORMATIVA E CONTENZIO;SO, 14 MAGGIO 2002, N. 44
LA FINANZA LOCALE, n.º 9/2002, pág. 1073
1. Premessa. 2. Riformulazione dell'articolo 2135 del codice civile. 3. Riflessi sull'applicazione del regime speciale Iva in agricoltura. 4. Riflessi in materia di imposizione diretta.
CIRCOLARE MINISTERO DELL'ECONOMIA E;DELLE FINANZE, ANGENZIA DELLE ENTRATE,;18 APRILE 2002, N. 2/E
LA FINANZA LOCALE, n.º 7/2002, pág. 946
RISOLUZIONE MINISTERO DELL'ECONOMIA E;DELLE FINANZE, AGENZIA DELLE ENTRATE, 29;MARZO 2002, N. 107/E
LA FINANZA LOCALE, n.º 7/2002, pág. 948
RISOLUZIONE AGENZIA DELLE ENTRATE -;DIREZIONE CENTRALE NORMATIVA E CONTEN-;ZIOSO, 20 MAGGIO 2002, N. 148
LA FINANZA LOCALE, n.º 9/2002, pág. 1086
1. Quesito. 2. Soluzione interpretativa prospettata dal contribuente. 3. Parere dell'Agenzia delle entrate.
IN TEMA DI ATTRIBUZIONE E MODIFICAZIONE DELLE RENDITE CATASTALI
NUZZOLO, POMPEO
LA FINANZA LOCALE, n.º 6/2001, pág. 863
1. Premessa. Effetti dell'art. 74 della legge n.342/2000. 2. Analissi del comma 2 dell'art. 74. 3. Analisidel comma 5 dell'art. 74. 4. Analisi del comma 3 dell'art.74.
IN TEMA DI CANONE PER L'OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE (COSAP)
DONZI, ROSITA
LA FINANZA LOCALE, n.º 9/1999, pág. 1105
1. L'istituzione del Cosap: facoltà per gli entilocali. 2. La determinazione del Cosap. 3. Il Cosap e leimposte Iva e di registro. 4. Le altre novità del collegatoalla finanziaria 1999.
ALBERTO SCHEDA; FRANCESCO PALLADINO.
LA FINANZA LOCALE, n.º 1/2004, pág. 69 a 96
I.PREMESSA. II.LA METODOLOÍA DI RILEVAZIONE. III.LA NATURA DEI DATI UTILIZZATI. IV.PRIME RIFLESSIONI SUI DATI RACCOLTI. V.L'ANALISI DEI DATI E DEI RISULTATI. VI.IL SERVIZIO PERSONALE. VII.LA POLIZIA MUNICIPALE. VIII.LA METODOLOGIA DI ANALISI DELLE ATTIVITÀ. IX.CONCLUSIONI.
INNOVAZIONI E PROCEDURE NELL'AMBITO DELLA FORMAZIONE E GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI
FRACCHIA, FAUSTO
LA FINANZA LOCALE, n.º 3/1994, pág. 427
CAMPORESI, ROBERTO
LA FINANZA LOCALE, n.º 11/2001, pág. 1469
1. Il quadro normativo di riferimento e i vincoliregolamentari. 2. Le attività riservate agli iscrittiall'albo dei soggetti abilitati all'attività di riscossione,liquidazione e accertamento dei tributi locali (d.m n.289/2000). 3. Ipotesi ricostruttive di una teoria generalesulle società miste per la riscossione dei tributi locali.4....
1. Il quadro normativo di riferimento e i vincoliregolamentari. 2. Le attività riservate agli iscrittiall'albo dei soggetti abilitati all'attività di riscossione,liquidazione e accertamento dei tributi locali (d.m n.289/2000). 3. Ipotesi ricostruttive di una teoria generalesulle società miste per la riscossione dei tributi locali.4. La coincidenza con il modello previsto dall'art. 113 deld.lgs. n. 267/2000: rinvio alla disciplina della societàmista per la gestione dei servizi pubblici locali. 5.Corollari operativi per le società miste, partecipate da piùenti locali, che svolgono attività di riscossione,liquidazione e accertamento dei tributi locali. 6. Limiti diextraterritorialità. 7. Registrazione all'albo dei soggettiabilitati alla riscossione, liquidazione e accertamento deitributi locali: profili critici.
BRUZZO, AURELIO
LA FINANZA LOCALE, n.º 2/1993, pág. 185
1. Introduzione: presupposti, scopo ed oggetto delìlavoro. 2. Principali presupposti normativi. 3. Il metodoìimpiegato. 4. Risultati conseguiti e conseguentiìindicazioni di intervento. 5. Conclusioni.
ISTITUZIONE DELL'ADDIZIONALE COMUNALE SULL'IRPEF
ALBANESE, SALVATORE;DONZI, ROSITA
LA FINANZA LOCALE, n.º 2/1999, pág. 193
1. Premessa. 2. L'addizionale comunale all'Irpef:imposta a struttura binaria. 3. Determinazione dell'imposta.4. Ripartizione del gettito tra i comuni. 5. L'accertamentodella nuova imposta. 6. Il regime sanzionatorio.
L "NUOVI" COMPITI DEI REVISORI NEGLI ENTI LOCALI
LA FINANZA LOCALE, n.º 12/2003, pág. 1679 a 1692
1. IN MATERIA DI CONTRATTAZIONE DECENTRATA INTEGRATIVA 2. IN MATERIA DI CONTROLLO SUI COSTI E ASUUNZIONI DEL PERSONALE 3. SUI "PATTO DI STABILITÀ" 4. SULL'ACQUISTO DI BENI E SERVIZI 5. FUNZIONI "ISPECTTIVE", DI CERTIFICAZIONE E COLLABORAZIONE CON GLI ORGANI CENTRALI DELLO STATO
L`INSERIMENTO NEI BILANCI PUBBLICI DELLE GESTIONI D`IMPRESA
POLLINI, MASSIMO
LA FINANZA LOCALE, n.º 4/1992, pág. 541
1. Premessa. 2. Il Comune quale consumatore finale.ì3. Il Comune quale soggetto passivo d`imposta (regime diìimpresa). a) Il Comune quale soggetto passivo d`imposta -ìGestione con saldo a favore dello Stato. b) Il Comune qualeìsoggetto passivo d`imposta - Gestione con rimborso a favoreìdel Comune. c) Il Comune quale soggetto passivo d`imposta...
1. Premessa. 2. Il Comune quale consumatore finale.ì3. Il Comune quale soggetto passivo d`imposta (regime diìimpresa). a) Il Comune quale soggetto passivo d`imposta -ìGestione con saldo a favore dello Stato. b) Il Comune qualeìsoggetto passivo d`imposta - Gestione con rimborso a favoreìdel Comune. c) Il Comune quale soggetto passivo d`imposta -ìGestione di attività "esente". d) Il Comune soggetto ...
L'ACCERTAMENTO E I POTERI DI CONTROLLO NELLA DISCIPLINA DELL'ICI.
LA ROSA, SALVATORE
LA FINANZA LOCALE, n.º 2/1998, pág. 163
1. I referenti strutturali dell'accertamento nella disciplina dell'ici. 2. L'accertamento Ici nel sistema del d.lgs. 504/1992. 3. I problemi dll'attuale fase transitoria. 4. Le innvazioni delineate nel recente schema di decreto delegato. 5. I poteri di controllo e osservazioni conclusive.
L'ACCOUNTABILITY DEGLI ENTI STRUMENTALI DELLA REGIONE LAZIO: UN'ANALISI EMPIRICA (PARTE PRIMA)
BIONDI, LUCIA; DE FALCO, RAFFAELLA; DI MEO, FABRIZIO; LEONORI, MARTA
LA FINANZA LOCALE, n.º 7/2004, pág. 7
1. OBIETTIVI E METOLOGIA DELLA RICERCA. 2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO: IL CASO DELLA REGIONE LAZIO. 3. ELENCO DEGLI ENTI STRUMENTALI DELLA REGIONE LAZIO. 4. DESCRIZIONE DEGLI ENTI STRUMENTALI DELLA REGIONE LAZIO.
L'ACCOUNTABILITY DEGLI ENTI STRUMENTALI DELLA REGIONE LAZIO: UNÀNALISI EMPIRICA.
LUCIA BIONDI, RAFFAELLA DE FALCO, MARTA LEONORI.
LA FINANZA LOCALE, n.º 9/2004, pág. 73 a 105
L'ACCOUNTABILITY DEGLI ENTI STRUMENTALI REGIONALY: IL CASO CAMPANIA. (PARTE PRIMA)
RICCI, PAOLO; FONTANA, STEFANO
LA FINANZA LOCALE, n.º 11/2003, pág. 1435 a 1470
1. PREMESSA 2. ALCUNE QUESTIONI PRELIMINARI RELATIVE AGLI ENTI REGIONALI 3. GLI SCOPI E LA METODOLOGIA DELLA RICERCA 4. IL QUADRO NORMATIVO DI REFERIMENTO: IL CASO DELLA REGIONE CAMPANIA 5. VERSO UNA DEFINIZIONE DI ENTE STRUMENTALE REGIONALE 6. GLI ENTI STRUMENTALI REGIONALI CAMPANI
L'ACTIVITY BASED COSTING ED I COSTI RILEVANTI PER LE DECISIONI NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE.
SARACENI, STEFANO
LA FINANZA LOCALE, n.º 11/2003, pág. 1495 a 1522
1. PREMESSA 2. L'ACTIVITY BASED COSTING PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: DEFINIZIONI, VANTAGGI ED OPPORTUNITÀ 3. LA CONTABILITÀ PER ATTIVITÀ E I COSTI RILEVANTI PER LE DECISIONI: IL COSTO DEL PERSONALE DEDICATO, I COSTI DIRETTI ED INDIRETTI, I COSTI PIENI DI ATTIVITÀ. LA CONSUNTIVAZIONE DEL SISTEMA A.B.C. 4. GIL INDICATORI DI EFFICIENZA,...
1. PREMESSA 2. L'ACTIVITY BASED COSTING PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: DEFINIZIONI, VANTAGGI ED OPPORTUNITÀ 3. LA CONTABILITÀ PER ATTIVITÀ E I COSTI RILEVANTI PER LE DECISIONI: IL COSTO DEL PERSONALE DEDICATO, I COSTI DIRETTI ED INDIRETTI, I COSTI PIENI DI ATTIVITÀ. LA CONSUNTIVAZIONE DEL SISTEMA A.B.C. 4. GIL INDICATORI DI EFFICIENZA, DI EFFICACIZ ED ECONOMICITÀ PER ATTIVITÀ: INDICATORI CHIAVE DI PRESTAZIONE (K.P.I.) 5. ILL PROJECT MANAGEMENT E LA CONTABILITÁ DI PROGETTO 6. ANALISI DI DUE CASI CONCRETI
L'AGENZIA DELLE ENTRATE AL SERVIZIO DEGLI ENTI LOCALI
RANA, MAURANGELO
LA FINANZA LOCALE, n.º 2/2003, pág. 227
L'ALIENAZIONE DEI BENI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. LE TEMATICHE GIURIDICHE
GARRI, FRANCESCO
LA FINANZA LOCALE, n.º 6/1993, pág. 785
1. L'alienazione come dismissione del patrimonio.ì2. Alienazione di beni patrimoniali. 3. L'alienazione comeìconferimento di beni per lo svolgimento a mezzo di entitàìprivate di servizi pubblici. 4. Il sistema dellaìconcessione. 5. Il sistema della società per azioni.
L'ALLARGAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA IL NOSTRO PAESE È PRONTO AL CONFRONTO?.
PAOLA MORIGI
LA FINANZA LOCALE, n.º 5/2004, pág. 11 a 14
L'AMMORTAMENTO DEI BENI MOBILI ED IMMOBILI NEGLI ENTI LOCALI
ELEFANTI, MARCO
LA FINANZA LOCALE, n.º 4/1994, pág. 485
1. Premessa. 2. Il criteri e le logiche generali diìammortamento. 3. L'ammortamento dei beni immobili. 4.ìL'ammortamento dei beni mobili. 5. Considerazioniìconclusive.
L'AMMORTAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI
GALLIGANI, MAURO
LA FINANZA LOCALE, n.º 2/2002, pág. 177
1. Introduzione. 2. Ammortamenti delle immobilizzazioni. Correlazioni e supporti normativi. 3. Casistica.