• Facebook
  • X
  • LinkedIn
  • Instagram

Síguenos en los medios sociales

Añadir al carrito

IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA PRODUTTIVE E LAVORO AUTONOMO: LA MANCANZA DI ORGANIZZAZIONE NON E DETERMINANTE PER DISAPPLICARE IL TRIBUTO

MARTINI, ROBERTO

LA FINANZA LOCALE, n.º 3/2002, pág. 313

1. Il dispositivo di inammissibilità. 2. La conformità ai principi di eguaglianza e capacità contributiva. 3. La presunta violazione dei criteri direttivi stabiliti dalla legge di delega. 4. La sospettata violazione del principio lavoristico. 5. L'organizzazione è uno pseudo-requisito del presupposto. 6. Il lavoro autonomo intellettuale...

1. Il dispositivo di inammissibilità. 2. La conformità ai principi di eguaglianza e capacità contributiva. 3. La presunta violazione dei criteri direttivi stabiliti dalla legge di delega. 4. La sospettata violazione del principio lavoristico. 5. L'organizzazione è uno pseudo-requisito del presupposto. 6. Il lavoro autonomo intellettuale svolto in forma collettiva.

- Ver todo el sumario -


Añadir al carrito

IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO

CIRCOLARE AGENZIA DELLE ENTRATE -;DIREZIONE CENTRALE NORMATIVA E CONTENZIO;SO, 14 MAGGIO 2002, N. 44

LA FINANZA LOCALE, n.º 9/2002, pág. 1073

1. Premessa. 2. Riformulazione dell'articolo 2135 del codice civile. 3. Riflessi sull'applicazione del regime speciale Iva in agricoltura. 4. Riflessi in materia di imposizione diretta.




Añadir al carrito

IMPOSTE E TASSE IN GENERE

RISOLUZIONE AGENZIA DELLE ENTRATE -;DIREZIONE CENTRALE NORMATIVA E CONTEN-;ZIOSO, 20 MAGGIO 2002, N. 148

LA FINANZA LOCALE, n.º 9/2002, pág. 1086

1. Quesito. 2. Soluzione interpretativa prospettata dal contribuente. 3. Parere dell'Agenzia delle entrate.


Añadir al carrito

IN TEMA DI ATTRIBUZIONE E MODIFICAZIONE DELLE RENDITE CATASTALI

NUZZOLO, POMPEO

LA FINANZA LOCALE, n.º 6/2001, pág. 863

1. Premessa. Effetti dell'art. 74 della legge n.342/2000. 2. Analissi del comma 2 dell'art. 74. 3. Analisidel comma 5 dell'art. 74. 4. Analisi del comma 3 dell'art.74.


Añadir al carrito

IN TEMA DI CANONE PER L'OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE (COSAP)

DONZI, ROSITA

LA FINANZA LOCALE, n.º 9/1999, pág. 1105

1. L'istituzione del Cosap: facoltà per gli entilocali. 2. La determinazione del Cosap. 3. Il Cosap e leimposte Iva e di registro. 4. Le altre novità del collegatoalla finanziaria 1999.


Añadir al carrito

INDAGINE SUGLI EFFETTI INDOTTI DAL PASSAGGIO ALLA GESTIONE ASSOCIATA PER LA FUNZIONE DI POLIZIA MUNICIPALE E PER IL SERVIZIO PERSONALE. IL CASO EMILIA-ROMAGNA.

ALBERTO SCHEDA; FRANCESCO PALLADINO.

LA FINANZA LOCALE, n.º 1/2004, pág. 69 a 96

I.PREMESSA. II.LA METODOLOÍA DI RILEVAZIONE. III.LA NATURA DEI DATI UTILIZZATI. IV.PRIME RIFLESSIONI SUI DATI RACCOLTI. V.L'ANALISI DEI DATI E DEI RISULTATI. VI.IL SERVIZIO PERSONALE. VII.LA POLIZIA MUNICIPALE. VIII.LA METODOLOGIA DI ANALISI DELLE ATTIVITÀ. IX.CONCLUSIONI.



Añadir al carrito

INTRODUZIONE AD UNA TEORIA GENERALE SULLE SOCIETA MISTE PER LA RISCOSSIONE DEI TRIBUTI LOCALI E COROLLARI OPERATIVI PER LE SOCIETA PARTECIPATE DA PIU ENTI LOCALI

CAMPORESI, ROBERTO

LA FINANZA LOCALE, n.º 11/2001, pág. 1469

1. Il quadro normativo di riferimento e i vincoliregolamentari. 2. Le attività riservate agli iscrittiall'albo dei soggetti abilitati all'attività di riscossione,liquidazione e accertamento dei tributi locali (d.m n.289/2000). 3. Ipotesi ricostruttive di una teoria generalesulle società miste per la riscossione dei tributi locali.4....

1. Il quadro normativo di riferimento e i vincoliregolamentari. 2. Le attività riservate agli iscrittiall'albo dei soggetti abilitati all'attività di riscossione,liquidazione e accertamento dei tributi locali (d.m n.289/2000). 3. Ipotesi ricostruttive di una teoria generalesulle società miste per la riscossione dei tributi locali.4. La coincidenza con il modello previsto dall'art. 113 deld.lgs. n. 267/2000: rinvio alla disciplina della societàmista per la gestione dei servizi pubblici locali. 5.Corollari operativi per le società miste, partecipate da piùenti locali, che svolgono attività di riscossione,liquidazione e accertamento dei tributi locali. 6. Limiti diextraterritorialità. 7. Registrazione all'albo dei soggettiabilitati alla riscossione, liquidazione e accertamento deitributi locali: profili critici.

- Ver todo el sumario -


Añadir al carrito

INTRODUZIONE DI UNA CONTABILITA ANALITICA DI TIPO ECONOMICO AI FINI DEL CONTROLLO DI GESTIONE: ULTERIORI RISULTATI DI UNA ESPERIENZA PILOTA

BRUZZO, AURELIO

LA FINANZA LOCALE, n.º 2/1993, pág. 185

1. Introduzione: presupposti, scopo ed oggetto delìlavoro. 2. Principali presupposti normativi. 3. Il metodoìimpiegato. 4. Risultati conseguiti e conseguentiìindicazioni di intervento. 5. Conclusioni.


Añadir al carrito

ISTITUZIONE DELL'ADDIZIONALE COMUNALE SULL'IRPEF

ALBANESE, SALVATORE;DONZI, ROSITA

LA FINANZA LOCALE, n.º 2/1999, pág. 193

1. Premessa. 2. L'addizionale comunale all'Irpef:imposta a struttura binaria. 3. Determinazione dell'imposta.4. Ripartizione del gettito tra i comuni. 5. L'accertamentodella nuova imposta. 6. Il regime sanzionatorio.


Añadir al carrito

L "NUOVI" COMPITI DEI REVISORI NEGLI ENTI LOCALI

LA FINANZA LOCALE, n.º 12/2003, pág. 1679 a 1692

1. IN MATERIA DI CONTRATTAZIONE DECENTRATA INTEGRATIVA 2. IN MATERIA DI CONTROLLO SUI COSTI E ASUUNZIONI DEL PERSONALE 3. SUI "PATTO DI STABILITÀ" 4. SULL'ACQUISTO DI BENI E SERVIZI 5. FUNZIONI "ISPECTTIVE", DI CERTIFICAZIONE E COLLABORAZIONE CON GLI ORGANI CENTRALI DELLO STATO


Añadir al carrito

L`INSERIMENTO NEI BILANCI PUBBLICI DELLE GESTIONI D`IMPRESA

POLLINI, MASSIMO

LA FINANZA LOCALE, n.º 4/1992, pág. 541

1. Premessa. 2. Il Comune quale consumatore finale.ì3. Il Comune quale soggetto passivo d`imposta (regime diìimpresa). a) Il Comune quale soggetto passivo d`imposta -ìGestione con saldo a favore dello Stato. b) Il Comune qualeìsoggetto passivo d`imposta - Gestione con rimborso a favoreìdel Comune. c) Il Comune quale soggetto passivo d`imposta...

1. Premessa. 2. Il Comune quale consumatore finale.ì3. Il Comune quale soggetto passivo d`imposta (regime diìimpresa). a) Il Comune quale soggetto passivo d`imposta -ìGestione con saldo a favore dello Stato. b) Il Comune qualeìsoggetto passivo d`imposta - Gestione con rimborso a favoreìdel Comune. c) Il Comune quale soggetto passivo d`imposta -ìGestione di attività "esente". d) Il Comune soggetto ...

- Ver todo el sumario -


Añadir al carrito

L'ACCERTAMENTO E I POTERI DI CONTROLLO NELLA DISCIPLINA DELL'ICI.

LA ROSA, SALVATORE

LA FINANZA LOCALE, n.º 2/1998, pág. 163

1. I referenti strutturali dell'accertamento nella disciplina dell'ici. 2. L'accertamento Ici nel sistema del d.lgs. 504/1992. 3. I problemi dll'attuale fase transitoria. 4. Le innvazioni delineate nel recente schema di decreto delegato. 5. I poteri di controllo e osservazioni conclusive.


Añadir al carrito

L'ACCOUNTABILITY DEGLI ENTI STRUMENTALI DELLA REGIONE LAZIO: UN'ANALISI EMPIRICA (PARTE PRIMA)

BIONDI, LUCIA; DE FALCO, RAFFAELLA; DI MEO, FABRIZIO; LEONORI, MARTA

LA FINANZA LOCALE, n.º 7/2004, pág. 7

1. OBIETTIVI E METOLOGIA DELLA RICERCA. 2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO: IL CASO DELLA REGIONE LAZIO. 3. ELENCO DEGLI ENTI STRUMENTALI DELLA REGIONE LAZIO. 4. DESCRIZIONE DEGLI ENTI STRUMENTALI DELLA REGIONE LAZIO.


Añadir al carrito

L'ACCOUNTABILITY DEGLI ENTI STRUMENTALI DELLA REGIONE LAZIO: UNÀNALISI EMPIRICA.

LUCIA BIONDI, RAFFAELLA DE FALCO, MARTA LEONORI.

LA FINANZA LOCALE, n.º 9/2004, pág. 73 a 105


Añadir al carrito

L'ACCOUNTABILITY DEGLI ENTI STRUMENTALI REGIONALY: IL CASO CAMPANIA. (PARTE PRIMA)

RICCI, PAOLO; FONTANA, STEFANO

LA FINANZA LOCALE, n.º 11/2003, pág. 1435 a 1470

1. PREMESSA 2. ALCUNE QUESTIONI PRELIMINARI RELATIVE AGLI ENTI REGIONALI 3. GLI SCOPI E LA METODOLOGIA DELLA RICERCA 4. IL QUADRO NORMATIVO DI REFERIMENTO: IL CASO DELLA REGIONE CAMPANIA 5. VERSO UNA DEFINIZIONE DI ENTE STRUMENTALE REGIONALE 6. GLI ENTI STRUMENTALI REGIONALI CAMPANI


Añadir al carrito

L'ACTIVITY BASED COSTING ED I COSTI RILEVANTI PER LE DECISIONI NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE.

SARACENI, STEFANO

LA FINANZA LOCALE, n.º 11/2003, pág. 1495 a 1522

1. PREMESSA 2. L'ACTIVITY BASED COSTING PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: DEFINIZIONI, VANTAGGI ED OPPORTUNITÀ 3. LA CONTABILITÀ PER ATTIVITÀ E I COSTI RILEVANTI PER LE DECISIONI: IL COSTO DEL PERSONALE DEDICATO, I COSTI DIRETTI ED INDIRETTI, I COSTI PIENI DI ATTIVITÀ. LA CONSUNTIVAZIONE DEL SISTEMA A.B.C. 4. GIL INDICATORI DI EFFICIENZA,...

1. PREMESSA 2. L'ACTIVITY BASED COSTING PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: DEFINIZIONI, VANTAGGI ED OPPORTUNITÀ 3. LA CONTABILITÀ PER ATTIVITÀ E I COSTI RILEVANTI PER LE DECISIONI: IL COSTO DEL PERSONALE DEDICATO, I COSTI DIRETTI ED INDIRETTI, I COSTI PIENI DI ATTIVITÀ. LA CONSUNTIVAZIONE DEL SISTEMA A.B.C. 4. GIL INDICATORI DI EFFICIENZA, DI EFFICACIZ ED ECONOMICITÀ PER ATTIVITÀ: INDICATORI CHIAVE DI PRESTAZIONE (K.P.I.) 5. ILL PROJECT MANAGEMENT E LA CONTABILITÁ DI PROGETTO 6. ANALISI DI DUE CASI CONCRETI

- Ver todo el sumario -


Añadir al carrito

L'ADOZIONE DELL'EURO NEGLI ENTI LOCALI

BACCALETTI, VITTORIO

LA FINANZA LOCALE, n.º 9/1998, pág. 1053



Añadir al carrito

L'ALIENAZIONE DEI BENI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. LE TEMATICHE GIURIDICHE

GARRI, FRANCESCO

LA FINANZA LOCALE, n.º 6/1993, pág. 785

1. L'alienazione come dismissione del patrimonio.ì2. Alienazione di beni patrimoniali. 3. L'alienazione comeìconferimento di beni per lo svolgimento a mezzo di entitàìprivate di servizi pubblici. 4. Il sistema dellaìconcessione. 5. Il sistema della società per azioni.



Añadir al carrito

L'AMMORTAMENTO DEI BENI MOBILI ED IMMOBILI NEGLI ENTI LOCALI

ELEFANTI, MARCO

LA FINANZA LOCALE, n.º 4/1994, pág. 485

1. Premessa. 2. Il criteri e le logiche generali diìammortamento. 3. L'ammortamento dei beni immobili. 4.ìL'ammortamento dei beni mobili. 5. Considerazioniìconclusive.


Añadir al carrito

L'AMMORTAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI

GALLIGANI, MAURO

LA FINANZA LOCALE, n.º 2/2002, pág. 177

1. Introduzione. 2. Ammortamenti delle immobilizzazioni. Correlazioni e supporti normativi. 3. Casistica.


AnteriorAnterior
Página 8 de 17
SiguienteAnterior
Ver teléfonos