LE FUNZIONI E LE POLITICHE DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE IN MATERIA DI BENI CULTURALI
PIRAINO, ANDREA
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1992, pág. 51
1. La necessaria cooperazione delle regioni con loìstato, i comuni e le province in ordine ai beni culturali.ì2. Il nuovo significato della locuzione "beni culturali"ìnella evoluzione della loro tutela. 3. Il fondamentoìcostituzionale della competenza della regione in materia diìpromozione culturale. 4. L'ampliamento delle possibilità...
1. La necessaria cooperazione delle regioni con loìstato, i comuni e le province in ordine ai beni culturali.ì2. Il nuovo significato della locuzione "beni culturali"ìnella evoluzione della loro tutela. 3. Il fondamentoìcostituzionale della competenza della regione in materia diìpromozione culturale. 4. L'ampliamento delle possibilità diìintervento della regione operato dagli statuti ordinari e...
LE OPERAZIONI DI PRIVATIZZAZIONE
ANTOGNOZZI, ALBERTO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1996, pág. 17
1. Introduzione. 2. Obiettivi perseguibili con le privatizzazioni. 3. La trasformazione istituzionale. 4. Analisi delle differenti forme di trasformazione utilizzabili. 5. Le operazioni di privatizzazione sostanziale. 6. La trasformazione istituzionale e la realtà italiana. 7. La valutazione delle imprese. 8. Conclusioni.
LE POLITICHE RETRIBUTIVE NEL SETTORE PUBBLICO: UN CONFRONTO INTERNAZIONALE
LUCIFORA, CLAUDIO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1999, pág. 5
1. Il quadro macroeconomico e i vincoli posti dalmercato unico. a) Il ruolo dei fattori esterni. b) Il ruolodei fattori "interni". 2. Il contesto istituzionale. a) Isistemi di regolazione salariale. b) La gestione dellerisorce umane e la motivazione del personale. 3. L'evidenzaempirica per i paesi Ocse. a) Un'analisi della strutturaretributiva...
1. Il quadro macroeconomico e i vincoli posti dalmercato unico. a) Il ruolo dei fattori esterni. b) Il ruolodei fattori "interni". 2. Il contesto istituzionale. a) Isistemi di regolazione salariale. b) La gestione dellerisorce umane e la motivazione del personale. 3. L'evidenzaempirica per i paesi Ocse. a) Un'analisi della strutturaretributiva per professioni. b) Differenziali retributivitra il settore pubblico e il settore privato. c) Laretribuzione variabile: gli schemi di Prp. 4. Alcuneconsiderazioni conclusive.
LE QUESTIONI DEL FEDERALISMO FISCALE E LA TRASLAZIONE DELLE IMPOSTE: IL CASO DELL'IRPEG
PICA, FEDERICO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1997, pág. 231
1. Premessa. 2. La nozione di residuo fiscale. 3. La distribuzione dell'Irpeg dovuta sul territorio: alcune ulteriori avvertenze. 4. La distribuzione del prelievo Irpeg tra le regioni d'Italia.
LE RETRIBUZIONI DEL PUBBLICO IMPIEGO LOCALE
REBORA, GIANFRANCO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1988, pág. 99
LE RIFORME ISTITUZIONALI PER IL GOVERNO METROPOLITANO
MARTINELLI, ALBERTO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1992, pág. 5
1. La crisi metropolitana come divario tra entitàìdei problemi che si concentrano nelle grandi città eìcapacità di governo. 2. I principi generali cui deveìispirarsi il governo delle grandi città. 3. Le principaliìdisfunzioni nel governo delle grandi città. 4. Le terapieìistituzionali: potenzialità offerte dalla l. 142/90 e dagliìstatuti...
1. La crisi metropolitana come divario tra entitàìdei problemi che si concentrano nelle grandi città eìcapacità di governo. 2. I principi generali cui deveìispirarsi il governo delle grandi città. 3. Le principaliìdisfunzioni nel governo delle grandi città. 4. Le terapieìistituzionali: potenzialità offerte dalla l. 142/90 e dagliìstatuti comunali. 5. Conclusione: oltre la 142 e gli statutiìcomunali.
BRUZZO, AURELIO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1991, pág. 3
1. Le valutazioni di economicità previste dallaìnormativa. 2. Il certificato del conto consuntivo qualeìpossibile strumento di valutazione dell'economicità diìgestione degli enti locali. 3. Misurazione dei livelli diìefficienza e produttività di alcuni servizi della provinciaìdi Bergamo. 4. Indicazioni circa un eventuale ...
SOBBRIO, GIUSEPPE
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1992, pág. 27
1. Premessa. 2. I modelli teorici di ripartizioneìdelle funzioni fra le organizzazioni pubbliche centrali eìsub-centrali. 3. La "responsabilità fiscale" come mezzo perìridurre l'asimmetria informativa fra principali (iìcittadini) e agenti (i governanti locali). 4.ìL'individuazione delle entrate "locali". 5. Gli effetti...
1. Premessa. 2. I modelli teorici di ripartizioneìdelle funzioni fra le organizzazioni pubbliche centrali eìsub-centrali. 3. La "responsabilità fiscale" come mezzo perìridurre l'asimmetria informativa fra principali (iìcittadini) e agenti (i governanti locali). 4.ìL'individuazione delle entrate "locali". 5. Gli effetti diìsistemi "spuri" di decentramento e dell' accentramento...
MANAGEMENT, PARADOSSI E DIFFERENZE DI GENERE
CUGIS, ALESSANDRA DE
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1993, pág. 51
1. Premessa. 2. La metafora di un paradosso. 3. Unaìmetafora per "vedere" un paradosso nel funzionamento dellaìpubblica amministrazione. 4. La prassi diffusa delleìtangenti quale concausa dell'autoreferenzialità dell'enteìlocale. 5. Quando si sia deciso di cambiare, quali possibiliìpercorsi di cambiamento per uscire dal paradosso?....
1. Premessa. 2. La metafora di un paradosso. 3. Unaìmetafora per "vedere" un paradosso nel funzionamento dellaìpubblica amministrazione. 4. La prassi diffusa delleìtangenti quale concausa dell'autoreferenzialità dell'enteìlocale. 5. Quando si sia deciso di cambiare, quali possibiliìpercorsi di cambiamento per uscire dal paradosso?. 6. Nuoveìpercezioni del compito. 7. Uscire dagli stereotipi. 8.ìManagement e differenze di genere. 9. Caratteristiche dei...
MOBILITA A PADOVA: UN MODELLO D'ANALISI PER UNA POLITICA PUBBLICA LOCALE
NESTI, GIORGIA
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1997, pág. 77
1. Introduzione. 2. Le vicende. 3. L'impatto. a) Il volume del traffico urbano. b) Le cifre del trasporto pubblico. c) Qualità dell'aria a Padova. 4. Gli attori, le poste in gioco, le interazioni. a) Lo scenario. b) La struttura dell'arena decisionale. c) Poste in gioco e modelli cognitivi. 5. Conclusioni. a) Qualitá dell'ambiente e mobilitá...
1. Introduzione. 2. Le vicende. 3. L'impatto. a) Il volume del traffico urbano. b) Le cifre del trasporto pubblico. c) Qualità dell'aria a Padova. 4. Gli attori, le poste in gioco, le interazioni. a) Lo scenario. b) La struttura dell'arena decisionale. c) Poste in gioco e modelli cognitivi. 5. Conclusioni. a) Qualitá dell'ambiente e mobilitá innovativa: quale futuro per le nostre città?
RUFFINI, RENATO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1999, pág. 5
1. Motivazione del personale e organizzazione dellavoro negli enti locali. 2. L'importanza degli aspettimicrorganizzativi. 3. Il nuovo sistema di classificazionedel personale e le necessità di sviluppo del governo degliaspetti microrganizzativi: il profilo professionale comeelemento di collegamento tra organizzazione e gestione delpersonale....
1. Motivazione del personale e organizzazione dellavoro negli enti locali. 2. L'importanza degli aspettimicrorganizzativi. 3. Il nuovo sistema di classificazionedel personale e le necessità di sviluppo del governo degliaspetti microrganizzativi: il profilo professionale comeelemento di collegamento tra organizzazione e gestione delpersonale. 4. Conclusioni.
NERTWORKING: UN NUOVO APPROCCIO ALL'ANALISI DELLE INTERDIPENDENZE TRA ATTORI LOCALI
GROTE, JüNGEN R.
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1992, pág. 5
1. Introduzione. 2. Networks di scambio (politico)ìterritoriale e funzionale. 3. L'applicazione del concetto diìscambio intergovernamentale ai rapporti tra regioni e laìComunità europea. 4. Analisi del network. 5.Conclusioni.
DI PIETRO E GABRIELA VOLPI, ALBERTO;VOLPI, GABRIELA
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1998, pág. 69
1. Premessa. 2. Introduzione: la situazione infrastrutturale. 3. La situazione lombarda e le priorità infrastrutturali. 4. Le risposte possibili. 5. Il project financing. 6. L'emissione di titoli obbligazionari regionali. 7. La grande viabilità in Lombardia. 8. Un esempio concreto: l'autostrada Legnano-Dalmine. 9. Conclusioni.
ORGANIZZAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE: COSA FARE PER SFRUTTARE AL MEGLIO IL DLGS 77/95
BALDUCCI, MASSIMO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1996, pág. 45
1. Premessa. 2. Le condizioni organizzative del controllo di gestione. 3. La matrice prodotti/risorse e il cruscotto dell'ente locale. 4. Gli adeguamenti minimi indispensabili. 5. La fallacia del digs 77/95.
PER UN IMPIEGO PIU RAZIONALE DELLA RISORSA ISTITUZIONALE NEL TERRITORIO:REGGIO EMILIA.
ROTELLI, ETTORE
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1990, pág. 3
BOTTONE, VLADIMIRO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1989, pág. 87
POLITICHE PUBBLICHE: LA SPERIMENTAZIONE DI UN SERVIZIO DI TRASPORTO NON CONVENZIONALE.
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1990, pág. 63
1. Introduzione. 2. Analisi delle esperienzeìstraniere e modalita di organizzazione di sistemi diìtrasporto non convenzionale. 3. La speriementazione in ValìNure. 4. Risultati della sperimentazione.
PRIMI PASSI VERSO IL FEDERALISMO FISCALE?
PICA, FEDERICO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1996, pág. 145
1. L'Irap: una questione ontologica. 2. I riscontri normativi. 3. Alcune prime conclusioni.
PROBLEMI E PROSPETTIVE DI RIFORMA DELLA FINANZA LOCALE
TRIULZI, NADIA
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1988, pág. 81
I. INTRODUZIONE. II. I LIVELI LOCALI DI GOVERNO E LA RIPARTIZIONE DEI POTERI FISCALI. III. LE RAGIONI DELL'AUTONOMIA TRIBUTARIA. IV. I RUOLI DELLA FINANZA DERIVATA E DELL'AUTONOMIA IMPOSITIVA. V. LE PROPOSTE DI RIFORMA ATTUALMENTE IN DISCUSSIONE. VI. RIFORMA DELLA FINANZA LOCALE E RIFORMA DELLE ISTITUZIONI...
QUALI PROSPETTIVE ORGANIZZATIVO-GESTIONALI PER IL COMUNE DI MILANO?.
FRAGIACOMO, ANGELO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1998, pág. 71
1. "Come fare": la questione all'ordine del giorno. 2. I problemi di struttura e funzionamento del comune. 3. Le opportunità offerte dall'evoluzione normativa e contrattuale. 4. Le criticità fondamentali per lo sviluppo organizzativo-gestionale. a) Assesori e dirigenti: separazione o distinzione?. b) Dirigente pubblico: una sfida...
1. "Come fare": la questione all'ordine del giorno. 2. I problemi di struttura e funzionamento del comune. 3. Le opportunità offerte dall'evoluzione normativa e contrattuale. 4. Le criticità fondamentali per lo sviluppo organizzativo-gestionale. a) Assesori e dirigenti: separazione o distinzione?. b) Dirigente pubblico: una sfida intrigante. c) Cosa fare, comprare, fare con, far fare. d) L'orientamento al servizio, al risultato e olla sua qualità. e) Una struttura orientata ai risultati e non allo specialismo. f) Riprogettare i processi/procedimenti. g) Prevedere, programmare, controllare e correggere. h) Il decentramento e l'area metropolitana. 5. Le condizioni per lo sviluppo del processo di riorganizzazione.
QUARANT'ANNI DELLA PROVINCIA DI TRENTO: AUTONOMIA CON USO DI ACCENTRAMENTO
ROTELLI, ETTORE
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1989, pág. 3
RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA IN TEMA DI PUBBLICO IMPIEGO LOCALE
BORGONOVO RE, DONATA
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1989, pág. 101
I. COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI PUBBLICO IMPIEGO. II. ACCORDI NAZIONALI E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA. III. CARICHE POLITICHE E SINDACALI.
RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA IN TEMA DI PUBBLICO IMPIEGO LOCALE
GEROLA, LUISA
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1988, pág. 143
I. QUESTIONI GENERALI IN TEMA DI INQUADRAMENTO. II. L'INQUADRAMENTO DEI PROFESSIONISTI LEGALI. III. QUESTIONI IN TEMA DI TRASFERIMENTO DEL PERSONALE APICALE DELLE USL.
MOLLICA, STEFANO;NUNZIATA, EUGENIO
IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1996, pág. 83