LA CAPACITÀ PROCESSUALE DEGLI ENTI LOCALI NEL CONTENZIOSO TRIBUTARIO.
LUBELLI, LUCA
LA FINANZA LOCALE, n.º 11/2003, pág. 1471 a 1493
1. L'ENTE LOCALE COME PARTE NEL PROCESSO TRIBUTARIO 2. L'AUTORIZZACIONE A STARE IN GIUDIZIO DEGLI ENTI LOCALI 3. LA LEGITTIMAZIONE PASSIVA DEL CONCENSSIONARIO IN CASO DI AFFIDAMENTO IN GESTIONE EX ART. 52 DEL L.LGS. 446 DEL 1997
CRISTINA MONTANARI
LA FINANZA LOCALE, n.º 3/2004, pág. 69 a 83
I.PREMESSA. II.GLI ENTI SOGGETTI A CONTROLLO. III.IL CONTENUTO DELLA CERTIFICAZIONE. IV.LA PERENTORIETÀ DEL TERMINE DELL'ADEMPIMENTO. V.LE MODALITÀ DIM TRASMISSIONE. VI.I COMPITI DELLE PREFETTURE. VII.LE SANZIONI E L'ATTEGGIAMENTO DELLA GIURISPRUDENZA CONTABILE.
LA CESSIONE DEI CREDITI DA PARTE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
MONTANARI, CRISTINA
LA FINANZA LOCALE, n.º 2/2000, pág. 191
1. Cessione dei crediti da parte delleamministrazioni pubbliche. 2. Esclusione delle entratetributarie. 3. Esclusione delle entrate da contributi. 4.Entrate extratributarie.
LA CLAUSOLA DI GRADIMENTO NEL D.P.R. 16 SETTEMBRE 1996, N. 533 SULLE S.P.A. MISTE: PROFILI SOCIETARI
BAILETTI, GIACOMO
LA FINANZA LOCALE, n.º 5/1997, pág. 669
1. Premessa. 2. Le limitazioni alla libera trasferibilità delle azioni nel diritto societario. 3. Le clausole di gradimento prima dell'approvazione della legge n.281 del 1985. 4. Le clausole di gradimento dopo l'approvazione della legge n. 281 del 1985. 5. La clausola di gradimento nel d.P.R. 16 settembre 1996, n. 533.
LA COMPENSAZIONE DEI CREDITI DI IMPOSTA PER I DIVIDENDI PERCEPITI DAL COMUNE
CAMPORESI, ROBERTO
LA FINANZA LOCALE, n.º 9/2002, pág. 1021
LA CONGRUA MOTIVAZIONE NEL PROCEDIMENTO DI REITERAZIONE DEI VINCOLI DI PIANO REGOLATORE RENERALE
CAMILLA SPENA, MARIA
LA FINANZA LOCALE, n.º 4/1996, pág. 477
LA CONTABILITA DEGLI ENTI LOCALI (CONTRIBUTO AD UN DIBATTITO)
PIANESI, ERMANNO
LA FINANZA LOCALE, n.º 12/1992, pág. 1511
LA CONTABILITA ECONOMICA NEGLI ENTI LOCALI: PROBLEMATICHE INTRODUTTIVE E LOGICHE DI FUNZIONAMENTO
D'ARISTOTILE, EBRON
LA FINANZA LOCALE, n.º 5/1999, pág. 737
1. Introduzione. 2. La contabilità economica nellevarie disposizioni normative. 3. Modalita di introduzionedella contabilità economica. 4. Dalla contabilitàfinanziaria alla contabilità economica. 5. Dal valorefinanziario a quello economico. 6. Il prospetto diconziliazione: parte entrata. a) Entrate correnti. b) Lealtre entrate di competenza....
1. Introduzione. 2. La contabilità economica nellevarie disposizioni normative. 3. Modalita di introduzionedella contabilità economica. 4. Dalla contabilitàfinanziaria alla contabilità economica. 5. Dal valorefinanziario a quello economico. 6. Il prospetto diconziliazione: parte entrata. a) Entrate correnti. b) Lealtre entrate di competenza. 7. Il prospetto diconziliazione: parte spesa. a) Le spese correnti. b) Altrerettifiche. c) Le eccezioni giuscontabili al concetto diimpegno. d) Le spese in conto capitale. e) Le spese perrimborso prestiti e per servizi conto terzi. 8. Conclusioni.
GALLIGANI, MAURO
LA FINANZA LOCALE, n.º 3/2001, pág. 345
1. Introduzione. 2. La missione dell'ente locale.3. Esigenze connesse alle politiche esterne. 4.Rappresentazione schematica dei collegamenti tra ambiente,ente e risultati che produce. 5. Osservazioni criticheriguardanti aspetti connessi alla nuova autonomia dell'entelocale. 6. Proposte operative per il passaggio da unagestione per...
1. Introduzione. 2. La missione dell'ente locale.3. Esigenze connesse alle politiche esterne. 4.Rappresentazione schematica dei collegamenti tra ambiente,ente e risultati che produce. 5. Osservazioni criticheriguardanti aspetti connessi alla nuova autonomia dell'entelocale. 6. Proposte operative per il passaggio da unagestione per atti ad una per risultati. 7. Il ruolo delcontrollo di gestione. 8. Conclusioni.
D'ARISTOTILE, EBRON
LA FINANZA LOCALE, n.º 5/1998, pág. 575
1. Introduzione. 2. Le problematiche collegate all'introduzione dei nuovi strumenti gestionali. 3. Funzioni e competenze degli organi a seguito della legge 127/97. 4. Analisi delle procedure.
COPERTINO, LUIGI
LA FINANZA LOCALE, n.º 5/1997, pág. 681
1. Premessa. Dallo stato burocratico alla stato-azienda. Percorsi storici ed oggettive limitazioni tra tendenze evolutive ed involutive. 2. Deliberazione a contrattare, p.e.g., nuovo ruolo dirigenziale. 3. Natura e finalità della deliberazione a contrattare. Sua compatibilità con le competenze gestionali della ...
LA DETERMINAZIONE DEI RISULTATI DI ESERCIZIO NEGLI ENTI PUBBLICI
ZANGRANDI, ANTONELLO;ANDREI, PAOLO
LA FINANZA LOCALE, n.º 12/1994, pág. 1489
1. Nuova evoluzione nella responsabilizzazione economica degli enti pubblici. 2. La economicità negli enti pubblici. 3. La determinazione dei risultati di esercizio. 4. L'equilibrio economico e patrimoniale-finanziario della gestione. 5. La determinazione delle sintesi reddituali. 6. Conclusioni.
LA DETERMINAZIONE DEI RISULTATI DI SINTESI NELLE AZIENDE PUBBLICHE E NELLE IMPRESE
PAVAN, ALDO
LA FINANZA LOCALE, n.º 10/2000, pág. 1341
1. La rilevazione quantitativa d'azienda. 2. Lacontabilità finanziaria. 3. La contabilità economica. 4. Lacontabilità analitica. 5. Il controllo di gestione. 6.Assetti istituzionali e supporti informativi nelleamministrazioni pubbliche. 7. Riflessioni critiche in temadi tendenze contabili in campo pubblico.
RICCI, PAOLO
LA FINANZA LOCALE, n.º 9/2002, pág. 995
1. Premessa. 2. Le finalità della direttiva ministeriale. 3. Gli obiettivi delle politiche pubbliche. 4. Il sistema di valutazione dei dirigenti. 5. Il processo di elaborazione della direttiva. 6. Il ruolo dei Servizi di controllo interno. 7. Conclusioni.
LA DISCIPLINA DEI RIFIUTI DELLE ATTIVITA ECONOMICHE. L'ALTERNATIVA TRA TASSA E TARIFFA
IOVINELLI, VINCENZO
LA FINANZA LOCALE, n.º 11/1996, pág. 1421
LA DISCIPLINA DEL CANONE DI FOGNATURA E DEPURAZIONE
LOVISETTI, MAURIZIO
LA FINANZA LOCALE, n.º 5/1992, pág. 609
1. Le fonti. 2. La natura del canone. 3. I soggettiìattivi. 4. Le modalità di applicazione.
LOVISETTI, MAURIZIO
LA FINANZA LOCALE, n.º 1/1993, pág. 7
1. Premessa. 2. Il gestore-sostituto. 3. Laìresponsabilità del sostituto. 4. La riscossione coattiva. 5.ìLa denuncia a carico del sostituto.
LA DISCIPLINA DELL'ECONOMICITA NELLA GESTIONE DEGLI ENTI LOCALI
VOLPE, GIOACCHINO
LA FINANZA LOCALE, n.º 5/1996, pág. 620
1. Il contesto normativo di riferimento. 2. Le innovazioni introdotte con la legislazione più recente. 3. Alcune problematiche applicative.
LA DISCIPLINA DELLA RESA DEL CONTO 1996
ARCIDIACONO, SALVATORE
LA FINANZA LOCALE, n.º 4/1997, pág. 493
1. Premessa. 2. Operatività contabile. 3. La gestione dei residui. 4. Il contenuto del rendiconto 1996. 5. Il conto generale del patrimonio riferito al rendiconto 1996. 6. Allegato: conto del bilancio. Modelli da utilizzare per il rendiconto 1996. Estratto dalla circolares del Ministero dell'interno 23.2.1983.
CARPINO, GIUSEPPE
LA FINANZA LOCALE, n.º 1/1992, pág. 63
LA FINANZA LOCALE NEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI
D'AURO, ARGENTINO
LA FINANZA LOCALE, n.º 2/2001, pág. 203
1. Premessa. 2. La fiscalità locale. 3. Itrasferimenti. 4. Conclusioni.
LA FINANZA URBANZA DELL'INDIA TRA CENTRALISMO E INADEGUATEZZA
STEFANI, GIORGIO
LA FINANZA LOCALE, n.º 9/1991, pág. 1115
1. Autogoverno e dipendenza finanziaria degli entiìlocali urbani in India. 2. Le caratteristiche della finanzaìurbana in India. 3. La finanza urbana. Il caso del Karnatakaìe di Bangalore. 4. Il caso del Tamil Nadu e dell'areaìmetropolitana di Madras. 5. La fornitura dell'acqua potabileìe la sua tariffazione. 6. Nota conclusiva.
LA FISCALITA LOCALE TRA GARANZIE DEL CONTRIBUENTE E LE ESIGENZE DELLE COMUNITA
MARONGIU, GIANNI
LA FINANZA LOCALE, n.º 10/2002, pág. 1145
1. La svolta del 1990: il riconoscimento della potestá impositiva ai comuni e alle province. 2. L instituzione dell imposta comunale sugli immobili, quale tappa importante nel recupero di autonomia finiziaria. 3. L ulteriore rafforzamento della struttura fiscale delle province e dei comuni e il reconoscimento di un potere normativo....
1. La svolta del 1990: il riconoscimento della potestá impositiva ai comuni e alle province. 2. L instituzione dell imposta comunale sugli immobili, quale tappa importante nel recupero di autonomia finiziaria. 3. L ulteriore rafforzamento della struttura fiscale delle province e dei comuni e il reconoscimento di un potere normativo. 4. Gli effetti quantitativi delle scelte effettuate: la diminuzione dei trasferimenti, l aumento delle entrate tributarie, la ricera de fonti di finanziamento alternative. 5. Una parentesi sul federalismo fiscale: la doverosa tutela, per vincolo costituzionale, anche delle aspettative e dei diritti dell individio e del cittadino. 6. La codificazione dei principi generali di finanza propria e derivata degli enti locali. 7. Le indicazioni dello statuo dei diritti del contribuente. 8. La necessità di una legge di principi sull accertamento dei tributi locali. 9. La necessità di una semplificazione strutturale dell ordinamento fiscale locale alla luce delle esigenze di giustizia e di competitività. 10. Il possible recupero del progetto del tributo locale immobiliare. 11. Il rinvio della riforma della finanza locale nella delega tributaria del 2001. 12. Il dissenso da tale scelta anche alla luce dell intervenuta modificazione del titolo V della constituzione. 13. Segue: la contraddizione con la promessa riduzione e abolizione dell Irap; i pericoli per gli enti locali soprattutto nelle regioi a statuto ordinario. 14. Una parentesi sulla diversa vantaggiosa situazione delle regioni a statuto speciale. 15. La perdurante attualità del tributo locale immobiliare alla luce dei principi constituzionali.
LA FUNZIONE ANTICONGIUNTURALE DELLA FINANZA LOCALE IN ITALIA
BRUZZO, AURELIO;BENATTI, MARCO SEVERO
LA FINANZA LOCALE, n.º 1/2001, pág. 17
1. Introduzione: presupposti, obiettivi e contenuti della ricerca. 2. Finanza locale e congiuntura economica. 3. Precedenti studi sull'argomento. 4. Analisi del comportamento congiunturale della finanza locale in Italia dal 1978 al 1998.