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LA CONFERENZA DI SERVIZI:NATURA E SCOPI. L'EVOLUZIONE DELL'ISTITUTO DALLA LEGGE 241/90 AL REGOLAMENTO SULLO SPORTELLO UNICO

GARDINI, GIANLUCA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/1999, pág. 1275

1. Introduzione. 2. L'origine della Conferenza diservizi come metodo per l'accelerazione delle procedure. 3.La trasformazione della Conferenza in metodo per ilsuperamento del dissenso. 4. Profili problematici in ordineall'evoluzione della Conferenza di servizi: la tensione conil modello autonomistico disegnato dalla legge n. 59/97. 5.La natura...

1. Introduzione. 2. L'origine della Conferenza diservizi come metodo per l'accelerazione delle procedure. 3.La trasformazione della Conferenza in metodo per ilsuperamento del dissenso. 4. Profili problematici in ordineall'evoluzione della Conferenza di servizi: la tensione conil modello autonomistico disegnato dalla legge n. 59/97. 5.La natura dell'atto che conclude la Conferenza di servizi.6. La Conferenza decisoria complessa. 7. La Conferenza diservizi nel d. P.R. 20 ottobre 1998, n. 447. 8. LaConferenza di servizi "aperta". 9. La Conferenza di servizifunzionalizzata alla stipulazione di accordi verticali. 10.Conclusioni.

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LA CONFERENZA STATO-REGIONI: ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

LA FALCE, MARIA GIUSEPPINA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/1998, pág. 27

1. Premessa: innovazione e cambiamenti nei rapporti tra Stato e Regioni. 2. L'evoluzione del quadro normativo: l'attività della Conferenza Stato-Regioni dal 1990 ad oggi. a) Organizzazione e funzionamento. 3. La Conferenza oggi: i nuovi compiti attribuiti con decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. 4. Conclusioni. Bibliografía.


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LA COOPRAZIONE FRA REGIONI COMUNITARIE ALLA LUCE DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE ITALIANA.

FRANCESCO M. LAZZARO.

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/2003, pág. 321 a 344

I.LA COOPERZIONE TRANSNAZIONALE FRA LE REGIONI EUROPEE: BREVEI CENNI INTRODUTTIVI. II. LA COOPERAZIONE REGIONALE TRANSNAZIONALE NEL DIRITTO COMUNITARIO: L'INIZIATIVA INTERREG III E LE CARATTERISTICHE DEL CONTRIBUTO DELLE REGIONI ALLA SUA GESTIONE. ....


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LA COSTITUZIONE FINANZIARIA

FARBER, GISELA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/2000, pág. 193

1. Convergenza sulla necessità e divergenze sullemodalità della riforma. 2. Principi della costituzionefinanziaria. 3. La "costituzione del Bundesrat" el'intreccio tra il livelli nella costituzione finanziariatedesca. 4. Problemi di allocazione delle competenze in temadi entrate. 5. Alcune proposte di riforma.


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LA COSTITUZIONE SPAGNOLA E IL FEDERALISMO

SERRA I SERRA, NARCIS

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/2000, pág. 123

1. L'introduzione. 2. Il carattere aperto dellaCostituzione del 1978. 3. La denominazionedell'organizzazione territoriale dello Stato. 4. Il rinnovodel consenso costituzionale. 5. Il federalismo como criteriodi soluzione. 6. A modo di conclusione.


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LA COSTRUZIONE DELLO STATO DELLE AUTONOMIE. CONSIDERAZIONI SINTETICHE ALLA LUCE DELL'ESPERIENZA ITALIANA E SPAGNOLA

ROLLA, GIANCARLO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/2005, pág. 795 a 818

1. La costituzionalizzazione del principio di autonomia come scelta di discontinuità nella storia costituzionale dei due Paesi. 2. Due differenti percorsi nella costruzione dello Stato delle autonomie. 3. Il contenuto costituzionale del principio di autonomía.


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LA DELEGA LEGISLATIVA DOPO LA RIFORMA DEL TITOLO V: PRIMI RISCONTRI

DI COSIMO, GIOVANNI

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/2002, pág. 305

1. Il riparto di competenza. 2. Deleghe in materie esclusive statali. 3. Deleghe in materie residuali regionali. 4. Accorgimenti. 5. Deleghe in materie concorrenti. 6. Decreti legislativi cedevoli. 7. Deleghe generiche. 8. Deleghe a coprire l'intera materia.


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LA DELEGHE DI FUNZIONI REGIONALI A FAVORE DEGLI ENTI LOCALI IN MATERIA DI TRASPORTI, CIRCOLAZIONE E VIABILITA

MOSCHELLA, GIOVANNI

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 3/1991, pág. 617

1. Il processo di espansione della delega diìfunzioni regionali in materia di trasporti, circolazione eìviabilita tra quadro normativo di riferimento e mancataìriforma dell'ordinamento degli e.e.l.l. a) La disciplina deiìtrasporti pubblici locali ai sensi della legge quadro n.151ìdel 10 aprile 1981. 2. Le deleghe di funcioni di disciplinaìgenerale....

1. Il processo di espansione della delega diìfunzioni regionali in materia di trasporti, circolazione eìviabilita tra quadro normativo di riferimento e mancataìriforma dell'ordinamento degli e.e.l.l. a) La disciplina deiìtrasporti pubblici locali ai sensi della legge quadro n.151ìdel 10 aprile 1981. 2. Le deleghe di funcioni di disciplinaìgenerale. a) La delega regionale in materia di ...

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LA DETERMINAZIONE DEI CONFINI INCERTI DELLE CIRCOSCRIZIONI COMUNALI

LOMBARDI, GIACINTO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/1998, pág. 133

1. Premessa. La giurisprudenza costituzionale in materia di istituzione di nuovi Comuni e di modificazione delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali. 2. La determinazione dei confini incerti dei Comuni: aspetti normativi. 3. Accertamento amministrativo dei confini incerti: natura ed oggetto. 4. Segue: aspetti procedurali e sindacato...

1. Premessa. La giurisprudenza costituzionale in materia di istituzione di nuovi Comuni e di modificazione delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali. 2. La determinazione dei confini incerti dei Comuni: aspetti normativi. 3. Accertamento amministrativo dei confini incerti: natura ed oggetto. 4. Segue: aspetti procedurali e sindacato giurisdizionale. 5. Segue: Il silenzio. 6. Alcune riflessioni conclusive.

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LA DETERMINAZIONE DELL'INDENNITA DI ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA: ESPERIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE TORINESE

VERO, SAVERIO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 4/1988, pág. 59

I. PREMESSA. II. LE LEGGI, LE SENTENZE DELLA CORTE COSTITUZIONALE E LE PRIME REAZIONI DELLA DOTTRINA. III. LE RIFLESSIONI DOTTRINALI SUL PROBLEMA DELL'INDENNIZZO. IV. LE SOLUZIONI GIURISPRUDENZIALI. V. L'ESPERIENZA AMMINISTRATIVA DEL COMUNE DI TORINO. VI. CONCLUSIONI.


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LA DEVOLUTION IN INGHILTERRA: LONDRA, I SINDACI, LE REGIONI.

BALDINI, GIANFRANCO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 4/2004, pág. 649 a 678

1. INTRODUZIONE. 2. UN NUOVO GOVERNO PER LONDRA. A) LIVINGSTONE E' UN SINDACO FORTE?. B) LONDRA ALLA FINE DEL PRIMO MANDATO LIVINGSTONE. 3. IL NUOVO GOVERNO LOCALE NEL RESTO D'INGHILTERRA. A) IL LOCAL GOVERNMENT ACT 2000 E LA PERSONALIZZAZIONE DELLA POLITICA LOCALE. B) UNA RIFORMA "BOOMERANG"? I REFERENDUM E I NUOVI SINDACI. 4. LA...

1. INTRODUZIONE. 2. UN NUOVO GOVERNO PER LONDRA. A) LIVINGSTONE E' UN SINDACO FORTE?. B) LONDRA ALLA FINE DEL PRIMO MANDATO LIVINGSTONE. 3. IL NUOVO GOVERNO LOCALE NEL RESTO D'INGHILTERRA. A) IL LOCAL GOVERNMENT ACT 2000 E LA PERSONALIZZAZIONE DELLA POLITICA LOCALE. B) UNA RIFORMA "BOOMERANG"? I REFERENDUM E I NUOVI SINDACI. 4. LA GRANDE INCOGNITA: IL REGIONALISMO INGLESE. A) DALLA PIANIFICAZIONE REGIONALE AL WHITE PAPER. 5. LE PROSPETTIVE DEL REGIONALISMO DOPO IL 2004. 6. CONCLUSIONI: QUESTIONI INGLESI.

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LA DEVOLUTION IN SCOZIA

POGGESCHI, GIOVANNI

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/1998, pág. 937

1. Il quadro costituzionale e l'evoluzione delle riforme in Gran Bretagna. 2. Il nuovo assetto costituzionale disegnato dal White Paper. 3. Il funzionamento delle istituzioni scozzesi e la divisione delle competenze secondo lo Scotland Bill. 4. I rapporti fra Scozia, Gran Bretagna e Unione europea. 5. Gli aspetti finanziari e la West Lothian...

1. Il quadro costituzionale e l'evoluzione delle riforme in Gran Bretagna. 2. Il nuovo assetto costituzionale disegnato dal White Paper. 3. Il funzionamento delle istituzioni scozzesi e la divisione delle competenze secondo lo Scotland Bill. 4. I rapporti fra Scozia, Gran Bretagna e Unione europea. 5. Gli aspetti finanziari e la West Lothian question. 6. Conclusioni.

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LA DISCIPLINA DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DOPO LA LEGGE COSTITUZIONALES 3/2001.

LEONARDO ZANETTI

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/2003, pág. 27 a 68

I. LA DISCIPLINA DEI PROCEDIMENTI, TRA SEMPLIFICAZIONE E DECENTRAMENTO. II. IL RIPARTO DI COMPETENZA TRA LO STATO E LE REGIONI. III. IL RUOLO DELLE FONTI LOCALI. IV. GLI ELEMENTI DI UNIFICAZIONE DEL SISTEMA. V. CONCLUSIONI. IL RUOLO RECESSIVO DELLA DISCIPLINA GENERALE STATALE.




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LA FUNZIONALITA DEGLI ENTI LOCALI: TECNICHE DEL CONTROLLO DI GESTIONE

MEZZADRI, FABIO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/1996, pág. 57

1. Premessa. 2. L'esigenza di funzionalità e di produttivitá all'interno della pubblica amministrazione. 3. Il controllo di gestione con particolare riferimento all'ente locale. 4. Caratteristiche, modalità di svolgimento e funzione del controllo di gestione. 5. Applicazione delle tecniche del contollo di gestione ai servizi pubblici forniti...

1. Premessa. 2. L'esigenza di funzionalità e di produttivitá all'interno della pubblica amministrazione. 3. Il controllo di gestione con particolare riferimento all'ente locale. 4. Caratteristiche, modalità di svolgimento e funzione del controllo di gestione. 5. Applicazione delle tecniche del contollo di gestione ai servizi pubblici forniti dall'ente locale.

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LA FUSIONE DI COMUNI DOPO LA RIFORMA DELLE AUTONOMIE

FUSARO, CARLO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/1993, pág. 855

1. Introduzione alla problematica. a) Dimensioneìcomunale, esercizio delle funzioni e autonomi. b)ìPrecedenti storici: fino al fascismo. c) Dopo il fallimentoìdella soppressione coattiva. d) La situazione in Europa. 2.ìIl quadro normativo fino alla 142/90. a) Il dettatoìcostituzionale. b) Le regioni e le circoscrizioni comunali.ì3. Il...

1. Introduzione alla problematica. a) Dimensioneìcomunale, esercizio delle funzioni e autonomi. b)ìPrecedenti storici: fino al fascismo. c) Dopo il fallimentoìdella soppressione coattiva. d) La situazione in Europa. 2.ìIl quadro normativo fino alla 142/90. a) Il dettatoìcostituzionale. b) Le regioni e le circoscrizioni comunali.ì3. Il quadro normativo dopo la 142/90. a) Analisi dellaì142/90 articolo per articolo: artt. 11, 12, 13, 20, 21, ...

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LA LEGISLAZIONE REGIONALE DI DELEGA IN MATERIA AMBIENTALE

D'IGNAZIO, GUERINO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 3/1991, pág. 563

Introduzione. 1. Legislazione nazionale diìriferimento per la delega in materia ambientale. a) Dallaìlegge n.1497/39 al d.P.R.n.616/77. b) Il d.P.R. n.616 e leìnuove competenze regionali in materia ambientale. c) Laìnuova legislazione sull'ambiente dopo la costituzione delleìregioni. 2. La delega in materia ambientale. a) Laìlegislazione...

Introduzione. 1. Legislazione nazionale diìriferimento per la delega in materia ambientale. a) Dallaìlegge n.1497/39 al d.P.R.n.616/77. b) Il d.P.R. n.616 e leìnuove competenze regionali in materia ambientale. c) Laìnuova legislazione sull'ambiente dopo la costituzione delleìregioni. 2. La delega in materia ambientale. a) Laìlegislazione regionale di delega prima del d.P.R.n.616. b)ìL'impatto del d.P.R.n.616 sulla legislazione regionale di...

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LA LEGISLAZIONE REGIONALE DI DELEGA IN URBANISTICA

D'IGNAZIO, GUERINO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 3/1991, pág. 527

Introduzione. 1. Quadro normativo di riferimentoìper la legislazione regionale di delega. a) Dallla leggeìurbanistica n. 1150/42 al d.P.R. n.616. b) L'urbanística nelìd.PR.n.616. c) Gli indirizzi legislativi posteriori allaìcostituzione delle regioni. 2. La legislazione regionale diìdelega in urbanistica. a) La legislazione di delega...

Introduzione. 1. Quadro normativo di riferimentoìper la legislazione regionale di delega. a) Dallla leggeìurbanistica n. 1150/42 al d.P.R. n.616. b) L'urbanística nelìd.PR.n.616. c) Gli indirizzi legislativi posteriori allaìcostituzione delle regioni. 2. La legislazione regionale diìdelega in urbanistica. a) La legislazione di delega primaìdel d.P.R.n.616. b) Nuove linee di tendenza dellaìlegislazione di delega dopo il d.P.R.n.616. c) La ...

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LA NUOVA LEGGE REGIONALE DELLA EMILIA-ROMAGNA PER L'INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI STRANIERI

FACCHINI, ANDREA; STUPPINI, ANDREA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/2004, pág. 836

1. INTRODUZIONE. 2. L'OSSERVATORIO REGIONALE E LE TRE FASI STORICHE DELLA MIGRAZIONE STRANIERA IN EMILIA-ROMAGNA. 3. LA STAGIONE DELLA CONCERTAZIONE SOCIALE. 4. LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE DELLE ATTIVITÀ A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI. 5. L'ITER ISTRUTTORIO DI PREPARAZIONE DELLA LEGGE. 6. LE PRINCIPALI NOVITÀ DELLA LEGGE 5/04....

1. INTRODUZIONE. 2. L'OSSERVATORIO REGIONALE E LE TRE FASI STORICHE DELLA MIGRAZIONE STRANIERA IN EMILIA-ROMAGNA. 3. LA STAGIONE DELLA CONCERTAZIONE SOCIALE. 4. LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE DELLE ATTIVITÀ A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI. 5. L'ITER ISTRUTTORIO DI PREPARAZIONE DELLA LEGGE. 6. LE PRINCIPALI NOVITÀ DELLA LEGGE 5/04. 7. CONCLUSIONI.

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LA NUOVA POLITICA DEI RIFIUTI. UN INQUADRAMENTO GENERALE DELLE INNOVAZIONI INTRODOTTE DAL D.LGS.22/1997

MANUELLI, PAOLO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/1999, pág. 11

1. Premessa. 2. Obiettivi e linee guida delladisciplina sui rifiuti: dallo smaltimento alla gestione. 3.Il problema della definizione di rifiuto. 4. La nuovaclassificazione dei rifiuti. 5. Il doppio regine diautorizzazione. 6. Stoccaggio, messa in riserva e depositotemporaneo. 7. La responsabilità da gestione dei rifiuti eil principio "chi...

1. Premessa. 2. Obiettivi e linee guida delladisciplina sui rifiuti: dallo smaltimento alla gestione. 3.Il problema della definizione di rifiuto. 4. La nuovaclassificazione dei rifiuti. 5. Il doppio regine diautorizzazione. 6. Stoccaggio, messa in riserva e depositotemporaneo. 7. La responsabilità da gestione dei rifiuti eil principio "chi inquina paga".

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LA PARTECIPAZIONE DEGLI ENTI INFRAREGIONALI ALL'ELABORAZIONE DELLE SCELTE NAZIONALI IN MATERIA COMUNITARIA. NOTE MINIME AL D.D.L. BUTTIGLIONE

SCRIMALI, ANDREA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/2004, pág. 177

1. CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE. 2. L'ATTUALE RUOLO DEGLI ENTI INFRAREGIONALI NELLA FORMAZIONE DELLE DECISIONI IN MATERIA COMUNITARIA E LA NECESSITÀ DI UN INTERVENTO RIFORMATORE. 3. LE INNOVAZIONI INTRODOTTE DALLA RIFORMA IN FIERI: LE LUCI... 4. ... E LE OMBRE. 5. CONSIDERAZIONI FINALI.


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LA PARTECIPAZIONE DEGLI STRANIERI ALLA VITA PUBBLICA LOCALE

MELICA, LUIGI

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/1995, pág. 27

1. Introduzione. 2. La partecipazione del cittadino alla vita pubblica. Brevi cenni su alcune disposizioni costituzionali. 3. La residenza dello straniero nello stato. 4. La partecipazione dell'interessato al procedimento amministrativo. Riflessi sulla figura dello straniero. 5. Gli istituti di partecipazione nella legge n. 142/90. 6. La difficile...

1. Introduzione. 2. La partecipazione del cittadino alla vita pubblica. Brevi cenni su alcune disposizioni costituzionali. 3. La residenza dello straniero nello stato. 4. La partecipazione dell'interessato al procedimento amministrativo. Riflessi sulla figura dello straniero. 5. Gli istituti di partecipazione nella legge n. 142/90. 6. La difficile convivenza tra la legge n. 142/90, gli ...

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