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RIFORMA DEL PARLAMENTO E SENATO DELLE REGIONI.

NIZZERO, GIANNI

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/1989, pág. 25

1. I precedenti del dibattito. 2. Le proposte diìlegge costituzionale concernenti l'istituzione del Senatoìdelle regioni. 3. Gli ultimi sviluppi della discussione.


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RIFORMA DEL SISTEMA BICAMERALE E CAMERA DELLE REGIONI DALLA CONSTITUENTE ALLA X LEGISLATURA: SPUNTI RICOSTRUTTIVI

ABAGNALE, GLORIA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/1989, pág. 3

1. La scelta bicamerale nel dibattitoìdell'Assemblea Constituente. 2. Le critiche al sistemaìbicamerale. 3. Le recenti iniziative legislative concernentiìl'istituzione della "Camera delle regioni" 4. Il dibattitoìpresso la Commissione Affari Costituzionali del Senato nelìcorso della X Legislatura. 5. Conclusioni.



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RIORDINO ISTITUZIONALE DEI BENI CULTURALI E DELLO SPETTACOLO IN UNA PROSPETTIVA FEDERALISTA.

CAMMELLI, MARCO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/1997, pág. 255

1. Questioni di metodo. a) La metafora del Ministero della cultura. b) L'analisis dell'esperienza. c) Uno schema di riferimento: il modello federale. 2. I beni culturali. a) Una asimmetria ormai insostenibile. b) Criteri per il riordino (a regime). 3. Spettacolo: un richiamo. a) E due iniziative che non persuadono.


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RUOLO E FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI REGIONALI EUROPEI A BRUXELLES

BADIELLO, LORENZA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/2000, pág. 89

1. Introduzione. 2. Il quadro di riferimento. 3. Lerappresentanze regionali a Bruxelles: modelli diversi,un'unica missione. 4. Alcuni esempi di rappresentanzeregionali. 5. Conclusioni.


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SEMPLIFICAZIONE E STATUTO REGIONALE.

ROBERTO BIN

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/2003, pág. 91 a 99

I. GLI OBIETTIVI DELLA SEMPLIFICAZIONE REGIONALE. II. UNA PREMESSA DI METODO, IN VISTA DELLO STATUTO. III. COME PROCEDERE NEL PERIODO TRANSITORIO. IV. LA SEMPLIFICAZIONE NELLO STATUTO.


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SERVIZI LOCALI TRA PUBBLICO E PRIVATO: CONSIDERAZIONI DAL PUNTO DI VISTA DELLA TEORIA ECONOMICA

NUTI, FABIO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/1996, pág. 19

1. La rivalutazione del mercato. 2. Beni pubblici e servizi locali: problemi di definizione. 3. Un esempio: i servizi di trasporto urbano. 4. Perché privatizzare?. 5. I quasi-mercati. 6. I rischi delle soluzioni ibride. 7. Altri problemi: concorrenza e vantaggi dell'incumbent; diseconomie di scala. 8. Conclusioni.


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SERVIZI PUBBLICI E SOCIALI. DIRITTI E GARANZIE

RUPENI, ARIO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/1992, pág. 193

1. La prima riforma istituzionale. 2. Che cosaìchiede la società civile. 3. Le motivazioni costituzionaliìdella 1.142. 4. Lo stato sociale delle autonomie. 5. Leìcomunità naturali. 6. Autonomie e unità. 7. Il cittadino:ìutente o cliente. 8. Le scelte della 1.142. 9. Effettivitàìdella partecipazione e dei diritti. 10. I principi diìefficacia...

1. La prima riforma istituzionale. 2. Che cosaìchiede la società civile. 3. Le motivazioni costituzionaliìdella 1.142. 4. Lo stato sociale delle autonomie. 5. Leìcomunità naturali. 6. Autonomie e unità. 7. Il cittadino:ìutente o cliente. 8. Le scelte della 1.142. 9. Effettivitàìdella partecipazione e dei diritti. 10. I principi diìefficacia e di efficienza. 11. La legge n. 241 e altre leggiìsui diritti. 12. I diritti degli utenti nella legge ...

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SISTEMI DI PARTITO, FORMA DI GOVERNO E POLITICA DI COALIZIONE NELLE REGIONI ITALIANE

VASSALLO, SALVATORE;BALDINI, GIANFRANCO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 4/2000, pág. 533

1. Introduzione. 2. La "razionalizzazione" in trefasi della forma di governo regionale. 3. Struttura dellacompetizione partitica e coalizioni di governo prima della"transizione". 4. Riforma elettorale e democraziamaggioritaria. I primi due passi della transizioneistituzionale (1995/2000). 5. Considerazioni conclusive.


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SISTEMI ELETTORALI, FORMA DI GOVERNO REGIONALE E ORDINAMENTO FEDERALE DELLO STATO. LA POLITICA DEI PICCOLI PASSI

VASSALLO, SALVATORE

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/1999, pág. 433

1. Dopo il fallimento della "terza bicamerale".2. Elezione diretta dei Presidenti delle Regioni e norme"antiribaltone". 3. Ordinamento federale dello Stato: la"proposta Amato". 4.Correzioni al sistema elettorale diComuni e Province.


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SPUNTI PER UNA RIFESSIONE SU RECENTI PROPOSTE DI RIFORMA DELLA LEGGE 266/91 SUL VOLONTARIATO, NELLA PROSPETTIVA DELLE RIFORME ISTITUZIONALI.

SANDRO DE GOTZEN.

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/2003, pág. 287 a 319

I.PREMESSA. II.IL SIGNIFICATO E LA PERDURANTE ATTUALITÀ DELLA LEGGE QUADRO 266/91. III.LA ARTICOLATA LEGISLAZIONE SUL VOLONTARIATO E LE ESIGENZE DI RIFORMA ALLA LUCE DEI MUTAMENTI INDOTTI DALLA RIFORMA DEL TITLO V DELLA CONSTITUZIONE NELLA RIPARTIZIONE DELLA COMPETENZA LEGISLATIVA TRA STATO E REGIONE. .....


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STATO AUTONOMICO E COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI GIUSTIZIA COSTITUZIONALE

BAGNI, SILVIA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/2002, pág. 375

1. Premessa metodologica. 2. I modelli di giustizia costituzionale e la funzione di risoluzione dei conflitti fra Stato centrale e autonomie. 3. I criteri di nomina dei giudici delle Corti supreme e delle Corti costituzionali. 4. Il ruolo della giurisprudenza costituzionale nel federalizing process. 5. Osservazioni conclusive.


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STATO REGIONALISTA E SISTEMI ELETTORALI: LA RIFORMA ELETTORALE PER LE REGIONI

CASTELLUCCI, FEDERICO;SILIANI, SIMONE;Y OTROS

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/1993, pág. 1033

1. Presentazione. 2. Introduzione. 3. Relazioni. a)ìRiforma elettorale e nuovo ruolo delle regioni nel quadroìdelle riforme costituzionali. b) Ipotesi propositive per laìriforma elettorale regionale. c) Riflessi della riforma...


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STATUS DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI.

VARIOS

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/1986, pág. 7

I. AMMINISTRATORI LOCALI E RIFORMA DELLA POLITICA.-ìII. COMMENTO ALLA LEGGE 27 DICEMBRE 1.985. "ASPETTATIVE,ìPERMESSI E INDENNITA DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI.- III.ìASPETTATIVE, PERMESSI E INDENNITA DEGLI AMMINISTRATORIìLOCALI.......


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STATUTI LOCALI E DEMOCRAZIA MULTICULTURALE: IL RUOLO DELLE GRANDI CITTA

SCARCIGLIA, ROBERTO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/1995, pág. 77

1. Premessa. 2. La condizione giuridica dello straniero. 3. Alcune esperienze di diritto comparato. 4. In particolare: L'assesorato agli affari multiculturali della città di Francoforte. 5. La partecipazione dello straniero alla vita pubblica locale. 6. Il multiculturalismo nella prospettiva delle grandi città. 7. Prospettive della democrazia...

1. Premessa. 2. La condizione giuridica dello straniero. 3. Alcune esperienze di diritto comparato. 4. In particolare: L'assesorato agli affari multiculturali della città di Francoforte. 5. La partecipazione dello straniero alla vita pubblica locale. 6. Il multiculturalismo nella prospettiva delle grandi città. 7. Prospettive della democrazia "multiculturale".

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STRUMENTI DI GOVERNO DIGITALE PER UN ORGANO LEGISLATIVO

MARTINO, ANTONIO A.

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/2002, pág. 1009

1. La funzione attuale delle assemblee legislative. 2. Il governo digitale. 3. Strumenti di controllo classico nel governo digitale. 4. Il centro di tutta la validità dell'e-government. Il riconoscimento del documento elettronico e la firma digitale. 5. Piano per mettere ordine e ridurre il numero di normative. 6. Una possibile Commissione...

1. La funzione attuale delle assemblee legislative. 2. Il governo digitale. 3. Strumenti di controllo classico nel governo digitale. 4. Il centro di tutta la validità dell'e-government. Il riconoscimento del documento elettronico e la firma digitale. 5. Piano per mettere ordine e ridurre il numero di normative. 6. Una possibile Commissione sulla qualità della legislazione.

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STRUTTURE DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELLE POLITICHE A SERVIZIO DELLE ASSEMBLEE REGIONALI

MARTINI, ALBERTO;ROSA, FRANCESCA;SISTI, MARCO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/2001, pág. 173

1. Introduzione. 2. L'esperienza della LegislativeProgram Evaluation negli Stati Uniti. 3. Gli strumenticonoscitivi a disposizione delle assemblee regionali. 4.Ipotesi per l'introduzione di strumenti di monitoraggio evalutazione all'interno dei Consigli regionali.


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SUSSIDIARIETA' ED AUTONOMIA SCOLASTICA NELLA LETTURA DELLA CORTE COSTITUZIONALE

SANDULLI, ALDO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 4/2004, pág. 543 a 559

1. DALL'INERZIA PARLAMENTARE ALL'IPERTROFIA RIFORMATRICE. 2. DALLA SCUOLA DI STATO AL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE. 3. I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA RIFORMA SCOLASTICA. 4. SUSSIDIARIETA' ED ISTRUZIONE. 5. IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA' NELLA LETTURA DELLA CORTE COSTITUZIONALE. 6. LA DEVOLUZIONE DI FUNZIONI ALLE REGIONI E LA SOPPRESSIONE...

1. DALL'INERZIA PARLAMENTARE ALL'IPERTROFIA RIFORMATRICE. 2. DALLA SCUOLA DI STATO AL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE. 3. I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA RIFORMA SCOLASTICA. 4. SUSSIDIARIETA' ED ISTRUZIONE. 5. IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA' NELLA LETTURA DELLA CORTE COSTITUZIONALE. 6. LA DEVOLUZIONE DI FUNZIONI ALLE REGIONI E LA SOPPRESSIONE DELL'APPARATO PERIFERICO DELLO STATO. 7. SUSSIDIARIETA' VERTICALE ED AUTONOMIA FUNZIONALE. 8. RESISTENZE E DIFFICOLTA' NELL'ATTUAZIONE DEL MODELLO. 9. L'AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E LA SUA TUTELA GIURISDIZIONALE.

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SVILUPPO ECONOMICO E AUTONOMIE.

VILELLA, GIANCARLO.

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/1989, pág. 149

1. INTRODUZIONE. 2. SEGUE. 3. SEGUE. 4. SETTORIìECONOMICAMENTE RILEVANTI (4.1. AGRICOLTURA, 4.2. IMPRESAìMINORE, 4.3. IDEM, 4.4. TURISMO, 4.5. COMMERCIO). 5. SETTORIìECONOMICAMENTE POCO RILEVANTI (5.1. CACCIA E PESCA, 5.2.ìACQUE PUBBLICHE, 5.3. MINIERE, CAVE E TORBIERE). 6. MATERIEìINTERSETTORIALI DI SVILUPPO (6.1. CREDITO, 6.2. RICERCAìSCIENTIFICA,...

1. INTRODUZIONE. 2. SEGUE. 3. SEGUE. 4. SETTORIìECONOMICAMENTE RILEVANTI (4.1. AGRICOLTURA, 4.2. IMPRESAìMINORE, 4.3. IDEM, 4.4. TURISMO, 4.5. COMMERCIO). 5. SETTORIìECONOMICAMENTE POCO RILEVANTI (5.1. CACCIA E PESCA, 5.2.ìACQUE PUBBLICHE, 5.3. MINIERE, CAVE E TORBIERE). 6. MATERIEìINTERSETTORIALI DI SVILUPPO (6.1. CREDITO, 6.2. RICERCAìSCIENTIFICA, 6.3. ENERGIA, 6.4. COLLOCAMENTO E OCCUPAZIONE,ì6.5. ISTRUZIONE PROFESSIONALE). 7. L'INTERVENTO REGIONALE...

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TESTO DEL PROGETTO DI LEGGE NORME IN MATERIA DI POLIZIA LOCALE

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/1986, pág. 52

I. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI POLIZIA LOCALE. II. ORDINAMENTO DEI SERVIZI DI POLIZIA MUNICIPALE. III. FORMAZIONE PROFESSIONALE. IV. COORDINAMENTO DELL'ATTIVITAìDI POLIZIA LOCALE.


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TITOLO V E POTERE ESTERO DELLE REGIONI. I VESTITI NUOVI DELL'IMPERATORE

PALERMO, FRANCESCO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/2002, pág. 709

1. Introduzione. Problematica e definizione. 2. L'affermazione del potere estero regionale in assenza di una disciplina costituzionale. 3. La riforma costituzionale del 2001. 4. La riforma, tra simboli ed efficienza. 5. (segue) Il carattere sperimentale del potere estero regionale e la portata razionalizzatrice della riforma.


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TRASFORMAZIONI SOCIALI E SCENARI PREVISIVI DEL MERCATO DEL LAVORO

BRUNI, MICHELE

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 3/1998, pág. 365

1. La transizione demografica. 2. Le tendenze del mercato del lavoro. 3. Le politiche del lavoro.


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UN NUOVO ORGANO REGIONALE COSTITUZIONALMENTE NECESSARIO. IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

GROPPI, TANIA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/2001, pág. 1057

1. Il consiglio delle autonomie locali, punto di incrocio tra le leggi costituzionali n. 1 del 1999 e n. 3 del 2001. 2. I rapporti Regioni-enti locali nel modello costituzionale... 3. ... nella legislazione successiva. 4. ... e nella riforma del Titolo V. 5. La collaborazione tra i diversi livelli di governo: la partecipazione degli enti locali...

1. Il consiglio delle autonomie locali, punto di incrocio tra le leggi costituzionali n. 1 del 1999 e n. 3 del 2001. 2. I rapporti Regioni-enti locali nel modello costituzionale... 3. ... nella legislazione successiva. 4. ... e nella riforma del Titolo V. 5. La collaborazione tra i diversi livelli di governo: la partecipazione degli enti locali alle decisioni regionali secondo la legislazione vigente. 6. Nuovo art. 123, ultimo comma, e nuovi statuti regionali: spazi e limiti per un bicameralismo regionale.

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UNA ANALISI COMPARATIVA DELLA GESTIONE FINANZIARIA DEI COMUNI

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 3/2002, pág. 485

1. Introduzione. 2. Analisi delle entrate. 3. Analisi delle spese. 4. Equilibri di bilancio. 5. Una valutazione sintetica della "solidità finanziaria".


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