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INTESE E LEALE COOPERAZIONE TRA STATO, REGIONI E AUTONOMIE LOCALI NEGLI INTERVENTI SUL TERRITORIO

BARONE, GIUSEPPE

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/2005, pág. 335 a 363

1. IL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE NELLA LEGISLAZIONE ORDINARIA ANTECEDENTE ALLA NUOVA FORMULAZIONE DELL'ART. 120 DELLA COSTITUZIONE. 2. LA PROGRESSIVA AFFERMAZIONE DEL RANGO COSTITUZIONALE DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE. 3. IL FONDAMENTO DEL RANGO COSTITUZIONALE ATTRIBUITO AL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE. 4. LA NUOVA...

1. IL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE NELLA LEGISLAZIONE ORDINARIA ANTECEDENTE ALLA NUOVA FORMULAZIONE DELL'ART. 120 DELLA COSTITUZIONE. 2. LA PROGRESSIVA AFFERMAZIONE DEL RANGO COSTITUZIONALE DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE. 3. IL FONDAMENTO DEL RANGO COSTITUZIONALE ATTRIBUITO AL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE. 4. LA NUOVA FORMULAZIONE DELL'ART. 114 DELLA COSTITUZIONE E LA SUA INFLUENZA SULLA PORTATA DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE. 5. PRESUPPOSTI, MODALITÀ E REGOLE APPLICATIVE DE PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE: INTESE, ACCORDI, PARERI, PROPOSTE, SCAMBIO DI NOTIZIE E INFORMAZIONI. 6. IL POTERE DI CONTROLLO DELLO STATO (O DELLA REGIONE) NEI CONFRONTI DEGLI ENTI TERRITORIALI MINORI. IL RUOLO DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE. 7. IL POTERE SOSTITUTIVO DELLO STATO (O DELLA REGIONE) NEI CONFRONTI DEGLI ENTI TERRITORIALI INADEMPIENTI AL DOVERE DI EMANARE ATTI VINCOLATI NELL'AN. LE MODALITÀ DI ESERCIZIO CONNESSE AL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE. 8. INIZIATIVE STATALI INTERFERENTI CON L'ASSETTO DEL TERRITORIO DEGLI ENTI LOCALI E RISPETTO DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE. SE POSSANO TRARSI INDICAZIONI DALLA NUOVA FORMULAZIONE DELL'ART. 114 COSTITUZIONE. 9. LEALE COLLABORAZIONE E CONDONO EDILIZIO. UNA SOLUZIONE CHE LASCIA PERPLESSI.

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L'ALIENAZIONE DEI BENI IMMOBILI DELLO STATO DOPO LA L. 662/96

RUSSO, CARMINE

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/1997, pág. 69

1. Una complessa evoluzione normativa. 2. La L. 662/96: le modifiche al criterio generale di alienazione. 3. Segue: l'apporto a fondi comuni di investimento immobiliare. 4. Segue: il trasferimento di beni agli enti territoriali. 5. Segue. le amministrazioni per le quali è dettata una disciplina speciale.


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L'AUTONOMIA UNIVERSITARIA TRA LA RISTRUTTURAZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE MINISTERIALE E LE COMPETENZE NORMATIVE DELLE REGIONI: QUALCHE CONSIDERAZIONE E ALCUNE PERPLESSITA

POGGI, ANNAMARIA

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/2002, pág. 715

1. L'attuazione dell'ultimo comma dell'art. 33 della Costituzione: l'effettività dell'autonomia e i problemi di ridefinizione dei poteri ministeriali e delle competenze regionali. 2. Autonomia universitaria e amministrazione ministeriale: la trasformazione del Ministero, la valorizzazione delle forme di rappresentanza...

1. L'attuazione dell'ultimo comma dell'art. 33 della Costituzione: l'effettività dell'autonomia e i problemi di ridefinizione dei poteri ministeriali e delle competenze regionali. 2. Autonomia universitaria e amministrazione ministeriale: la trasformazione del Ministero, la valorizzazione delle forme di rappresentanza centrale delle Università, il potenziamento delle formule di concertazione. 3. Autonomia universitaria e Regioni: l'inversione di prospettiva rispetto al d.P.R. n. 616 del 1977. 4. Gli sviluppi successivi: alcune considerazioni sul nuovo titolo V e sui riflessi nei rapporti Regioni-Università. 5. Segue. Alcune perplessità sugli sviluppi dei rapporti tra Università e amministrazione ministeriale.

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L'EQUITÀ COME CORRETTIVO DELL'EGUAGLIANZA. IL RUOLO DELLE AUTONOMIE TERRITORIALI

MATTIONI, ANGELO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/2008, pág. 527 a 546

1. Sovra e substatualità funzionali allo Stato sociale. 2. L'equità come correttivo dei sistemi di eguaglianza. 3a. Equità come correlazione tra diritto e dovere. 3b. Equità e funzioni comunitarizzate territorialmente. 4a. Equità e riacquisizione degli esclusi al servizio sociale. 4b. Equità come giustizia distributiva. L'azione...

1. Sovra e substatualità funzionali allo Stato sociale. 2. L'equità come correttivo dei sistemi di eguaglianza. 3a. Equità come correlazione tra diritto e dovere. 3b. Equità e funzioni comunitarizzate territorialmente. 4a. Equità e riacquisizione degli esclusi al servizio sociale. 4b. Equità come giustizia distributiva. L'azione della società civile. 5. Interesse generale e acquisizione di istituzioni private al SSN. 6. Equità e sussidiarietà istituzionale. 7. Conclusioni.

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L'ESECUZIONE DEI LAVORI PUBBLICI NEL REGOLAMENTO D.P.R. 21 DICEMBRE 1999, N. 554 E NEL CAPITOLATO GENERALE D.M. 19 APRILE 2000, N. 145

BORMIOLI, GIOVANNI

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2001, pág. 45

L'esecuzione dei lavori. 1. Regolamento, capitolatogenerale e contratto. 2. Regolamento, capitolato e soggettiappaltanti. 3. Contenuti del regolamento e del capitolato inquesta sede esaminati. 4. La stipulazione del contratto e laprevia dichiarazione bilaterale di eseguibilità dei lavori.5. La consegna dei lavori. 6. Le sospensioni dei...

L'esecuzione dei lavori. 1. Regolamento, capitolatogenerale e contratto. 2. Regolamento, capitolato e soggettiappaltanti. 3. Contenuti del regolamento e del capitolato inquesta sede esaminati. 4. La stipulazione del contratto e laprevia dichiarazione bilaterale di eseguibilità dei lavori.5. La consegna dei lavori. 6. Le sospensioni dei lavori. 7.Le varianti. 8. Le riserve. 9. La contabilita: atti pubblicidel direttore dei lavori?. 10. La cessione del corrispettivod'appalto. 11. Rimedi agli inadempimenti dell'appaltatore.Le penali, la fissazione di un termine per l'adempimento dilavori ritardati e la risoluzione unilaterale del contrattoda parte del committente.

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L'INDIPENDENZA DELLE AUTORITA AMMINISTRATIVE INDIPENDENTI TRA FORMA DI STATO, FORMA DI GOVERNO E TRAPASSO DEI SISTEMI ELETTORALI. UN'INDAGINE COMPARATA

GRASSO, GIORGIO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/1997, pág. 587

1. Introduzione e posizione del problema. 2.L'investitura delle autorità amministrative indipendentiitaliane e le suggestioni del sistema elettorale. Primeconsiderazioni. 3. Autorità amministrtive indipendenti eforma di governo Rilievi preliminari. 4. Le agenciesstatunitensi tra "governo separato" e "governo diviso"....

1. Introduzione e posizione del problema. 2.L'investitura delle autorità amministrative indipendentiitaliane e le suggestioni del sistema elettorale. Primeconsiderazioni. 3. Autorità amministrtive indipendenti eforma di governo Rilievi preliminari. 4. Le agenciesstatunitensi tra "governo separato" e "governo diviso". 5.Quangos e sistema elettorale plurality nel Regno Unito. 6.Le autorités administratives indépendantes francesi, lacohabitation e l'alternanza del sistema elettorale. 7. Ilproporzionale con effetti maggioritari nell'esperienzaspagnola delle administraciones independientes. 8. Autoritàamministrative indipendenti e forma di Stato. Rinvio. 9.Agencies e federalismo negli Stati Uniti d'America. Alcunispunti ricostruttivi. 10 Quangos e local government in GranBretagna. Cenni. 11. Ancora su sistemi elettorali edautorità amministrative indipendenti in Italia (cercandonuove forme di garanzia).

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L'INIZIATIVA LEGISLATIVA REGIONALE: UN TEMA ORMAI RETRO?

COSTANZO, PASQUALE

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2001, pág. 31

1. Premessa. 2. L'esperienza deludente della prassirepubblicana. 3. Le proposte di legge presentate dallaRegione Liguria: inerzia o sfiducia?. 4. La latitudinecostituzionale dell'iniziativa legislativa regionale. 5.L'esercizio del diritto di iniziativa. 6. Segue. 7. Unrilancio dell'iniziativa legislativa regionale nellaprospettiva...

1. Premessa. 2. L'esperienza deludente della prassirepubblicana. 3. Le proposte di legge presentate dallaRegione Liguria: inerzia o sfiducia?. 4. La latitudinecostituzionale dell'iniziativa legislativa regionale. 5.L'esercizio del diritto di iniziativa. 6. Segue. 7. Unrilancio dell'iniziativa legislativa regionale nellaprospettiva federalista?. 8. Conclusioni.

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L'OCCUPAZIONE ACQUISITIVA: INDENNIZZO, RISARCIMENTO, ARRICCHIMENTO

ALPA, GUIDO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 4/1996, pág. 979

1. I laboratori dell'interprete. 2. Un inventario di manipolazioni normative. 3. Un inventario di manipolazioni esegetiche. 4. Un inventario di costruzioni teoriche. 5. Incongruenze dell'interpretazione estensiva.


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La apertura del procedimiento legislativo en España: participación de los ciudadanos y de los entes locales en la elaboración de las leyes

Enriqueta Expósito

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/2012, pág. 567 a 614

1. La participación ciudadana en el ejercicio de la función legislativa. 1.1. En la fase inicial: la iniciativa legislativa popular. 1.2. En el procedimiento legislativo: comparecencias y audiencias ciudadanas. 1.3. La participación del ciudadano en la elaboración de las iniciativas legislativas del Gobierno. 2. La participación de los...

1. La participación ciudadana en el ejercicio de la función legislativa. 1.1. En la fase inicial: la iniciativa legislativa popular. 1.2. En el procedimiento legislativo: comparecencias y audiencias ciudadanas. 1.3. La participación del ciudadano en la elaboración de las iniciativas legislativas del Gobierno. 2. La participación de los entes locales en el proceso de elaboración de las leyes. 2.1. En la fase inicial: la participación en la elaboración de iniciativas legislativas del gobierno y la posibilidad de presentar propuestas de ley en el Parlamento. 2.2. En el iter legislativo. 2.3. Las previsiones de los nuevos Estatutos de Autonomía: órganos de relación entre los entes locales y la Comunidad Autónoma y de participación de entes locales en las Comunidades Autónomas. 3. Reflexiones finales.

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LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA: UN ESEMPIO DI CONSTITUTIONAL DRAFTING?.

RENATO BALDUZZI

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/2003, pág. 381 a 414

I.LA CARTA DEI DIRITTI TRA APPROCCI FUNZIONALISTI E PROSPETTIVE PARA FEDERALI. II.È OPPORTUNO RIPENSARE LA CARTA?.


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LA CARTA EUROPEA DEI DIRITTI FRA IDENTITA E DIVERSITA E FRA TRADIZIONE E SECOLARIZZAZIONE

SPADARO, ANTONINO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2002, pág. 139

Sez. I: Considerazioni Generali. 1. Premessa. Dalla Carta dei diritti europei alla Carta europea dei diritti: l'Europa ha un'anima/identità. 2. L'Europa nel quadro degli "universi culturali" che si confrontano nell'era della globalizzazione: i concetti di Occidente, occidentalizzazione e modernizzazione....

Sez. I: Considerazioni Generali. 1. Premessa. Dalla Carta dei diritti europei alla Carta europea dei diritti: l'Europa ha un'anima/identità. 2. L'Europa nel quadro degli "universi culturali" che si confrontano nell'era della globalizzazione: i concetti di Occidente, occidentalizzazione e modernizzazione. 3. L'anima/identità dell'Europa è "pluralista", non "relativista": la Carta come prima "enunciazione" delle radici, insieme cristiane e laiche, dell'Europa postmoderna. Necessità di un'antropologia "personalista" per una comprensione non ...

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LA CONFERENZA DI SERVIZI COME STRUMENTO DI SEMPLIFICAZIONE E DI COORDINAMENTO DEGLI INTERESSI NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

QUAGLIA, MARIO ALBERTO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2006, pág. 39 a 68

1. LE ESIGENZE DI COORDINAMENTO AMMINISTRATIVO. -2. LA CONFERENZA DI SERVIZI NELLA LEGISLAZIONE DI SETTORE. -3. LA CONFERENZA DI SERVIZI NELLA LEGGE SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO. -4. LA CONFERENZA DI SERVIZI COME MODULO PROCEDIMENTALE DI CARATTERE GENERALE. -5.LA CONFERENZA ISTRUTTORIA. -6. LA CONFERENZA DECISORIA. -7. SEGUE: LA FASE DELL'INIZIATIVA...

1. LE ESIGENZE DI COORDINAMENTO AMMINISTRATIVO. -2. LA CONFERENZA DI SERVIZI NELLA LEGISLAZIONE DI SETTORE. -3. LA CONFERENZA DI SERVIZI NELLA LEGGE SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO. -4. LA CONFERENZA DI SERVIZI COME MODULO PROCEDIMENTALE DI CARATTERE GENERALE. -5.LA CONFERENZA ISTRUTTORIA. -6. LA CONFERENZA DECISORIA. -7. SEGUE: LA FASE DELL'INIZIATIVA PER LA CONVOCAZIONE DELLA CONFERENZA. -8. SEGUE: IL PROCEDIMENTO. -9. SEGUE: LA CONCLUSIONE DELLA CONFERENZA DI SERVIZI. -10. SEGUE: IL DISSENZO. -11. LA PARTECIPAZIONE DEI PRIVATI ALLA CONFERENZA DI SERVIZI. -12. LA CONFERENZA DI SERVIZI PRELIMINARE. -13. LA NATURA GIURIDICA. -14. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE.

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LA CORTE DEI CONTI NEL PROGETTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE

GRECO, SALVATORE

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 4/1997, pág. 1119

1. Premessa. 2. La Corte dei conti quale organo dicontrollo. 3. Le proposte del progetto di riformacostituzionale in materia di funzioni di controllo dellaCorte dei conti. L'indebolimento del controllo di legalità.4. Le funzioni giurisdizionali della Corte dei conti materiedella contabilità pubblica. Trasferimento ad un nuovogiudiceamministrativo....

1. Premessa. 2. La Corte dei conti quale organo dicontrollo. 3. Le proposte del progetto di riformacostituzionale in materia di funzioni di controllo dellaCorte dei conti. L'indebolimento del controllo di legalità.4. Le funzioni giurisdizionali della Corte dei conti materiedella contabilità pubblica. Trasferimento ad un nuovogiudiceamministrativo. 5. Sottrazione alla giurisdizione contabiledella figura del pubblico ministero e previdibileattribuzione ad altro soggetto della titolarità dell'azionedi responsabilità. 6. Problemi relativi alla cointestazionealla Corte dei conti della funzione di controllo e dellagiurisdizione di responsabilità.

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LA CREAZIONE DI NUOVI MODELLI SANITARI REGIONALI E IL RUOLO DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI (CON UNA DIGRESSIONE SULL´ATTUAZIONE CONCRETA DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÁ ¨ORIZZONTALE¨)

BALDUZZI, RENATO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2004, pág. 11 a 26

SOMMARIO: 1. PREMESSA 2. UN PRIMO APPROCCIO: SUSSIDIARIETÁ, LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA E PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA SOSTANZIALE 2. UN SECONDO APPROCCIO: L´AUTONOMIA REGIONALE COME RIDUZIONE DELLA PRESENZA PUBBLICA IN SANITÁ 3. CONFERME E INNOVAZIONI NEL NUOVO TITOLO V 4. LE MOLTE OMBRE DELLA DEVOLUTION. 5. LA CONFERNZA STATO-REGIONI...

SOMMARIO: 1. PREMESSA 2. UN PRIMO APPROCCIO: SUSSIDIARIETÁ, LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA E PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA SOSTANZIALE 2. UN SECONDO APPROCCIO: L´AUTONOMIA REGIONALE COME RIDUZIONE DELLA PRESENZA PUBBLICA IN SANITÁ 3. CONFERME E INNOVAZIONI NEL NUOVO TITOLO V 4. LE MOLTE OMBRE DELLA DEVOLUTION. 5. LA CONFERNZA STATO-REGIONI TRA RUOLO INTERGOVERNATIVO E DIALOGO CON IL PARLAMENTO 6. UNO SPAZIO IMPORTANTE PER L´AUTONOMIA ORTANIZZATIVA REGIONALE: CENNO AL RUOLO DEL NON-PROFIT QUALE ATTUAZIONE CONCRETA DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÁ ¨ORIZZONTALE¨

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LA DIMENSIONE EUROPEA DELLE REGIONI

FORTUNATO, ANNA

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/1996, pág. 169

1. L'attuazione del diritto comunitario. 2. Il potere estero regionale. 3. Il ruolo delle Regioni nel Trattato di Maastricht.


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LA DISCIPLINA DEL CONTROLLO SUGLI ATTI DEGLI ENTI LOCALI IN SARDEGNA: IL LEGISLATORE STATALE SI RIVELA PIU AUTONOMISTA DI QUELLO REGIONALE

VIPIANA, PATRIZIA;ZAFFARONI, EMANUELA;LUPO. NICOLA

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/1995, pág. 897

1. Cenni introduttivi. 2. La necessaria corrispondenza tra i motivi del rinvio e i motivi del ricorso. 3. La trasformazione da concorrente in esclusiva della potestà legislativa della Sardegna, e di tre altre Regioni ad autonomia differenziata, in materia di controllo sugli atti degli enti locali ed il conseguente venir ...ì


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LA DISCIPLINA DELLE ENERGIE RINNOVABILI: MODELLI PROCEDIMENTALI A CONFRONTO

MARIA VIPIANA, PIERA

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/2011, pág. 465 a 490

1. Diritto dell'ambiente e diritto delle energie rinnovabili. 2. La semplificazione procedimentale e le fonti di energia rinnovabili. 3. In particolare, le linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. 4. I modelli di semplificazione procedimentale previsti nel settore dell'energia rinnovabile....

1. Diritto dell'ambiente e diritto delle energie rinnovabili. 2. La semplificazione procedimentale e le fonti di energia rinnovabili. 3. In particolare, le linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. 4. I modelli di semplificazione procedimentale previsti nel settore dell'energia rinnovabile. 5. Il modello della comunicazione relativa ad attività edilizia libera. 6.1. Il modello della procedura abilitativa semplificata: una figura sostitutiva della Dia o Scia nel diritto dell'energia rinnovabile. 6.2. L'ambito di applicazione della procedura abilitatitiva semplificata. 6.3. La disciplina della procedura abilitativa semplificata. 7.1. Il modello dell'autorizzazione unica nel diritto dell'energia rinnovabile. 7.2. I problemi applicativi dell'istituto dell'autorizzazione unica e conferenza di servizi. 7.4. In particolare, i tempi procedimentali.

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LA FINANZA DECENTRATA NELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE

PICIOCCHI, PIETRO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2005, pág. 41 a 61

1. INTRODUZIONE. 2. IL NODO DELLA POTESTA' LEGISLATIVA. 3. POTESTA' RESIDENZIALE O ESCLUSIVA RESIDUALE? 4. LA NOTAZIONE DI TRIBUTO PROPRIO. 5. I PRINCIPI DEL COORDINAMENTO DEL SISTEMA TRIBUTARIO. 6. IL RUOLO DELLA CORTE COSTITUZIONALE IN RAPPORTO AI PRINCIPI FONDAMENTALI. 7. LA PODESTA' REGOLAMENTARE DEGLI ENTI LOCALI.



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LA GESTIONE DEI TRASPORTI PUBBLICI LOCALI: DISCIPLINA DI SETTORE, ESPERIENZE E PROSPETTIVE

MOSTACCI, EDMONDO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2010, pág. 157 a 171

1. Introduzione: le specificità del trasporto pubblico locale. 2. I caratteri salienti del disegno riformatore in materia di trasporti pubblici: la regionalizzazione. 2.1. (segue): la "privatizzazione". 3. La tormenta (dis)applicazione della riforma del 1997/1999. 3.1. I recenti ripensamenti. 4. Dix ans après: quando il legislatore...

1. Introduzione: le specificità del trasporto pubblico locale. 2. I caratteri salienti del disegno riformatore in materia di trasporti pubblici: la regionalizzazione. 2.1. (segue): la "privatizzazione". 3. La tormenta (dis)applicazione della riforma del 1997/1999. 3.1. I recenti ripensamenti. 4. Dix ans après: quando il legislatore sta a metà dell'opera.

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LA GESTIONE DEI TRASPORTI PUBBLICI LOCALI: PROSPETTIVE IN MATERIA DI CONCORRENZA E DI POLITICA INDUSTRIALE

SEBASTIANI, MARIO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2010, pág. 233 a 247

1. Trasporti e servizi di interesse economico generale. 2. La regolazione dei servizi di trasporto pubblico locale. 3. La concorrenza nel mercato secondo l'art. 15. 4. La deroga. 5. Durata dei contratti di servizio e condizioni di uscita. 6. Il finanziamento degli investimenti e la legge delega 42/2009. 7. Verso società quotate a controllo...

1. Trasporti e servizi di interesse economico generale. 2. La regolazione dei servizi di trasporto pubblico locale. 3. La concorrenza nel mercato secondo l'art. 15. 4. La deroga. 5. Durata dei contratti di servizio e condizioni di uscita. 6. Il finanziamento degli investimenti e la legge delega 42/2009. 7. Verso società quotate a controllo pubblico? 8. La sorte del trasporto ferroviario regionale. 9. Considerazioni di politica industriale.

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LA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE NEL 2001. RELAZIONE ANNUALE DEL PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

RUPERTO, CESARE

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/2002, pág. 485

1. Premessa. 2. Osservazioni generali. 1. I giudizi di legittimitá costituzionale. 2. Merito delle decisioni. 3. Le Fonti. 4. Ordinamento della Repubblica. 5. I principi sulla giurisdizione e sul processo.


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