FERRARA: PROGETTI PER UNA CITTA SOSTENIBILE
BORGOGNI, ANTONIO;SPETTOLI, ELENA;BALZANI, MARCELLO;PIA SALA, MARIA
PAESAGGIO URBANO, n.º 1/2001, pág. 26
1. Il corpo va in città. 2. Finalità delleindagini sociologiche nel progetto "il corpo va in città".3. Anziani, corpo, città: dalla ricerca al progetto. 4. Cigiochiamo la città?!. 5. Rilievo critico-qualitativo delQuartiere Giardino. 6. La città bambina. Ovvero comeripensare la città dal punto di vista dei bambini attori dinuovi...
1. Il corpo va in città. 2. Finalità delleindagini sociologiche nel progetto "il corpo va in città".3. Anziani, corpo, città: dalla ricerca al progetto. 4. Cigiochiamo la città?!. 5. Rilievo critico-qualitativo delQuartiere Giardino. 6. La città bambina. Ovvero comeripensare la città dal punto di vista dei bambini attori dinuovi processi di partecipazione.
FIERA DI RIMINI UN'ESPERIENZA IRRIPETIBILE.
ALESSANDRO COSTA
PAESAGGIO URBANO, n.º 3/2003, pág. 56 a 57
I. LE STRUTTURE IN LEGNO.
FIRENZE VISTA DAL CIELO. RITRATTO AEREO DELLA CITTA ALLA VIGILIA DELL'ANNO DUEMILA
BELLIA, PASQUALE
PAESAGGIO URBANO, n.º 6/1997, pág. 80
FOA, TERMINAL PASSEGGERI DEL PORTO DI YOKOHAMA. ESERCIZI DI BAROCCO DIGITALE NEL CYBERSPAZIO
MARZOT, NICOLA
PAESAGGIO URBANO, n.º 2/2004, pág. 16
1. I VINCOLI DEL CONTESTO. 2. IDEAZIONE E VALORE DELLA PROPOSTA. 3. LA COSTRUZIONE DEL PROGETTO. 4. LA CONCEZIONE STRUTTURALE COME PROGETTO DELLA COSTRUZIONE. 5. LA REALIZZAZIONE ED I MATERIALI UTILIZZATI. 6. LA REAZIONE DEGLI UTENTI. 7. ALCUNE CONCLUSIONI.
FORMA E MATERIA NELLA COSTRUZIONE DELL'IMMAGINE URBANA
ACOCELLA, ALFONSO
PAESAGGIO URBANO, n.º 1/1992, pág. 46
1. Materiali, architettura, città. 2. Immaginiìinfrante. 3. Per una ricomposizione del senso eìdell'immagine urbana.
FORMA, AMBIENTE E COMPORTAMENTO
GAIANI, ALESSANDRO
PAESAGGIO URBANO, n.º 1/1992, pág. 52
1. La figura e lo sfondo. 2. La strada e i suoiìmargini. 3. La figura o lo sfondo?.
FRANCO PURINI E LAURA THERMES A NAPOLI-MARIANELLA
PAESAGGIO URBANO, n.º 1/1998, pág. 108
1. Il progetto urbano: architettura comecostruzione del contesto. 2. Il programma straordinario perNapoli: la tradizione come innovazione. 3. Il confronto conil contesto: discontinuità come condizione limite dicrescita. 4. Il progetto nel'alternativa tra modello etipo. 5. Operatività della proposta ed esportabilità delmetodo.
GIARDINI PER UN'ESPOSIZIONE UNIVERSALE
PALLAVICINI, MIMMA
PAESAGGIO URBANO, n.º 1/1992, pág. 127
1. Las pergolas. 2. Le idee paesaggistiche. 3. Iìrimandi al giardino arabo. 4. Lungo l'asta fluviale. 5. Iìtappeti erbosi.
GLI SPAZI APERTI DELLA METROPOLI.
GALLINGANI, MARIA ANGIOLA
PAESAGGIO URBANO, n.º 2/1992, pág. 46
1. Un concetto d`importazione, importato al momentoìgiusto. 2. Progetto preliminare P.R.G. `84 di Bologna. 3.ìGli spazi aperti nell`area metropolitana bolognese.
HAMMARBY SJÖSTAD. IL MODERNO QUARTIERE ECO-SOSTENIBILE DI STOCCOLMA
DI BARTOLOMEO, LISA
PAESAGGIO URBANO, n.º 6/2004, pág. 36 a 43
1. HAMMARBY ECO-CYCLE MODEL: GLI OBIETTIVI DELL'INTERVENTO. 2. LA PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA ED ELETTRICA. 3. IL CICLO DELLE ACQUE. 4. LA GESTIONE DEI RIFIUTI. 5. INFORMATION TECHNOLOGY. 6. TRASPORTO. 7. IL SISTEMA DEGLI EDIFICI, DEGLI SPAZI DI RELAZIONE, DEL VERDE, DEI PERCORSI PEDONALI E CICLABILI E GLI ASPETTI PAESAGGISTICI. 8....
1. HAMMARBY ECO-CYCLE MODEL: GLI OBIETTIVI DELL'INTERVENTO. 2. LA PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA ED ELETTRICA. 3. IL CICLO DELLE ACQUE. 4. LA GESTIONE DEI RIFIUTI. 5. INFORMATION TECHNOLOGY. 6. TRASPORTO. 7. IL SISTEMA DEGLI EDIFICI, DEGLI SPAZI DI RELAZIONE, DEL VERDE, DEI PERCORSI PEDONALI E CICLABILI E GLI ASPETTI PAESAGGISTICI. 8. GLASHUSETT: CENTRO DI INFORMAZIONE AMBIENTALE. 9. BIBLIOGRAFIA.
SANTOPUOLI, NICOLA
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/2001, pág. 12
1. Contenuti e scopi delle norme guida e deicriteri operativi proposti. 2. Categorie d'intervento ecriteri operativi. 3. Interventi su facciate con colorituree intonaci non compromessi. 4. Interventi su facciate conintonaci non compromessi ma privi di coloriture. 5.Interventi su facciate con decorazioni murali, graffiti otrattamenti di...
1. Contenuti e scopi delle norme guida e deicriteri operativi proposti. 2. Categorie d'intervento ecriteri operativi. 3. Interventi su facciate con colorituree intonaci non compromessi. 4. Interventi su facciate conintonaci non compromessi ma privi di coloriture. 5.Interventi su facciate con decorazioni murali, graffiti otrattamenti di finitura. 6. Interventi su facciate conintonaci in buono stato ma coloriture compromesse. 7.Interventi su facciate con coloriture e intonacicompromessi. 8. Impiego del "catalogo dei colori".
IMPERATORI, GIANFRANCO
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/2001, pág. 42
1. La comunità e il suo territorio. 2. La cultura della responsabilità. 3. Il nuovo ruolo del settore pubblico.
BORGOGNI, ANTONIO
PAESAGGIO URBANO, n.º 1/2004, pág. 74
I LUOGHI DELLA RAPPRESENTAZIONE
FANTINI, DAVID
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/1998, pág. 32
1. Provare e riprovare: confondere le carte. 2. Carte in serie storica della media Valle dell'ombrone. 3. Carta della struttura dei luoghi: il territorio comunale di Sarteano. 4. Carta della struttura del territorio e dell'individuazione dei sistemi territoriali: Piano Strutturale del Commune di Fiesole. 5. Conclusioni.
I MATERIALI E I COLORI DEL RECUPERO NELLA CAMPAGNA TOSCANA
BUDINI GATTAI, ROBERTO
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/1998, pág. 54
I MODELLI CORRENTI. MODELLI TIPOLOGICI ED INSEDIATIVI DELLA RESIDENZA IN ITALIA.
CAMICIA, SANDRA
PAESAGGIO URBANO, n.º 7/1991, pág. 18
I. Una rassegna di casi esemplifictivi nei recentiìprocessi di sviluppo urbano. 1. Aree residenziali a bassaìdensita. a) La casa unifamiliare nelle aree adìurbanizzazione diffusa. b) L'edilizia unifamiliare spontaneaìnei centri minori urbani del sud del paese. c) Leìlottizzazioni residenziali di lusso nei grandi centri delìsud....
I. Una rassegna di casi esemplifictivi nei recentiìprocessi di sviluppo urbano. 1. Aree residenziali a bassaìdensita. a) La casa unifamiliare nelle aree adìurbanizzazione diffusa. b) L'edilizia unifamiliare spontaneaìnei centri minori urbani del sud del paese. c) Leìlottizzazioni residenziali di lusso nei grandi centri delìsud. d) La casa unifamiliare abusiva. 2. Aree ...
I MODELLI PROPOSTI. NUOVI INSEDIAMENTI E VECCHI TESSUTI.
ZAFFAGNINI, MARIO
PAESAGGIO URBANO, n.º 7/1991, pág. 40
I PAVIMENTI IN TRACHITE EUGANEA NEI PORTICI DI PADOVA
BARONI, GIORGIO
PAESAGGIO URBANO, n.º 9/1991, pág. 72
1. La trachite euganea. 2. I portici. 3. Iìpavimenti. 4. La tipologia. 5. Le alterazioni.ìConsiderazioni conclusive.
I PIANI DI COORDINAMENTO PER IL GIUBILEO COME MIGLIORAMENTO DELL'ACCESSIBILITA PER ROMA
VESCOVO, FABRIZIO
PAESAGGIO URBANO, n.º 6/1997, pág. 90
1. Generalità. 2. Accessibilità urbana. Concettibase e definizione. 3. Modalità e strategie d'intervento. 4.Benefici e ricadute positive. 5. Mobilità urbana per lediverse esigenze individuali. 6. Criteri per l'impostazioneprogettuale dei piani di coordinamento e di gestione. 7.Schema di norme tecniche di riferimento per l'attuazionedegli...
1. Generalità. 2. Accessibilità urbana. Concettibase e definizione. 3. Modalità e strategie d'intervento. 4.Benefici e ricadute positive. 5. Mobilità urbana per lediverse esigenze individuali. 6. Criteri per l'impostazioneprogettuale dei piani di coordinamento e di gestione. 7.Schema di norme tecniche di riferimento per l'attuazionedegli interveni. 8. Percorsi pedonali protetti.
I SEGNI DELLA MEMORIA PER IL PROGETTO DELLA CITTA
BINI, MARCO;MAZZINI, VANESSA
PAESAGGIO URBANO, n.º 2/1998, pág. 21
1. La forma della città e la sua storia. 2. Ilrilievo per il progetto della città.
I SOLIDI PLATONICO-EUCLIDEI: UN PERCORSO TRA SCIENZA E VISIONE DEL MONDO
FOLICALDI, FRANCESCA E ROMANO
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/1996, pág. 12
CORZANI, GIANFRANCO
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/2003, pág. 34
1. TEMA: RIQUALIFICAZIONE. 2. TERMINI E LUOGO. 3. STILE E ASSENZA DI STILE. 4. SILENZIO METAFISICO.
BENEDETTI, MAO E DI MARTINO, SVEVA
PAESAGGIO URBANO, n.º 1/2004, pág. 26 a 30
IL BAMBINO COME PARAMETRO DI CAMBIAMENTO. UN MODO NUOVO DI PENSARE LA CITTA: ESPERIENZE IN CORSO
TONUCCI, FRANCESCO;RISSOTTO, ANTONELLA
PAESAGGIO URBANO, n.º 2/1998, pág. 10
1. L'uso dello spazio pubblico. 2. La piazza. 3. La città ha perso se stessa e i suoi cittadini. 4. La separazione e la specializzazione. 5. La risposta dei servizi. 6. E allora che fare? La soluzione privata, individuale. 7. La soluzione sociale: il bambino come parametro di cambiamento. 8. Perché proprio il bambino?. 9. Un laboratorio...
1. L'uso dello spazio pubblico. 2. La piazza. 3. La città ha perso se stessa e i suoi cittadini. 4. La separazione e la specializzazione. 5. La risposta dei servizi. 6. E allora che fare? La soluzione privata, individuale. 7. La soluzione sociale: il bambino come parametro di cambiamento. 8. Perché proprio il bambino?. 9. Un laboratorio comunale "La città dei bambini". 10. Che i bambini possano uscire di casa da soli. 11. Il piano regalatore generale. 12. Ripensare la città.