RESIDENZA A ROMA: METODOLOGIA PER L´ACCESSIBILITÁ
ROSSELLA POZZI, DILIA E PROPERZI, MICHELA E BORGHI, ANDREA
PAESAGGIO URBANO, n.º 1/2004, pág. 60 a 61
SOMMARIO: 1.
CARBONARA, GIOVANNI
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/2002, pág. 14
RESTAURO E VALORIZZAZIONE: UN'OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO.
GIANFRANCO IMPERATORI.
PAESAGGIO URBANO, n.º 2/2003, pág. 22 a 25
RICOSTRUIRE UN CUORE DI PIETRA
CORZANI, GIANFRANCO
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/1998, pág. 30
1. Il luogo, la storia. 2. Città parco. 3. Identità del luogo. 4. Materiali. 5. Impianti. 6. Un percorso d'aqua.
ORLANDI, PIERO
PAESAGGIO URBANO, n.º 2/2004, pág. 11
RIQUALIFICARE I PAESAGGI URBANI
PEDRAZZINI, ALBERTO
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/2000, pág. 22
1. Più etica e meno estetica. 2. I modi possibilidella trasformazione. 3. Riqualificare significa anche... 4.I significati di nuove identità. 5. Gli strumenti e leprospettive.
FALASCA, CARMINE CARLO
PAESAGGIO URBANO, n.º 1/1994, pág. 28
...
1. I Caratteri dell'insediamento contemporaneo. 2.ìIl progetto come strumento di trasformazione dell'esistente.ìIdentità e modernità. 3. Dalla forma-struttura allaìforma-architettura. Gli strumenti di controllo dellaìqualità. 4. La trasformazione come principio di innovazioneìtecnologica e linguistica. 5. Chieti, nucleo direzionale...
FABBRI, MARCO
PAESAGGIO URBANO, n.º 3/1998, pág. 5
1. Il tema di progetto. 2. L'ambiente e l'immagine:una lettura percettiva. 3. La rivitalizzazione dei margini:il lungolago e il torrente. 4. I segni scomparsi: le stradedell'uomo e dell'acqua. 5. Il progetto paesaggistico. 6. Lefunzioni. 7. La piscina. 8. Il campeggio. 9. Il centronautico. 10. Il porto.
RIQUALIFICAZIONE URBANA E MOBILITA PEDONALE: IL PERCORSO A MISURA DI BAMBINO
MARTINCIGH, LUCIA
PAESAGGIO URBANO, n.º 2/1997, pág. 23
1. La filosofia della ricerca. 2. La mobilità urbana. 3. La città pedonale. 4. L'utenza. 5. Le richieste esigenziali. 6. Progettare e riqualificare la città "anche" a misura di bambino. 7. Il percorso scolastico: comportamenti e attività. 8. La strutturazione degli spazi e la loro dislocazione nell'area. 9. Requisiti...
1. La filosofia della ricerca. 2. La mobilità urbana. 3. La città pedonale. 4. L'utenza. 5. Le richieste esigenziali. 6. Progettare e riqualificare la città "anche" a misura di bambino. 7. Il percorso scolastico: comportamenti e attività. 8. La strutturazione degli spazi e la loro dislocazione nell'area. 9. Requisiti e proposte di intervento. 10. Conclusioni.
SCANNER MENSI GS-100. UNO SCANNER LASER A TEMPO DI VOLO (TOF) CON FUNZIONI DI RIPRESA PANORAMICA.
GIORGIO VERDIANI.
PAESAGGIO URBANO, n.º 2/2003, pág. 70 a 72
SCHÜCO PER L'INNOVATIVA SPAZIALITÀ LUMINOSA DELLA CHIESA DEL GIUBILEO
COSTA, ALESSANDRO
PAESAGGIO URBANO, n.º 2/2004, pág. 84
SEGNO, SIDEGNO E PROGETTO NELL'ARCHITETTURA ITALIANA DEL DOPOGUERRA.
ANTONIO LABALESTRA.
PAESAGGIO URBANO, n.º 4/2003, pág. 56 a 60
SICUREZZA DEL COSTRUITO E DEL PATRIMONIO STORICO-ARCHITETTONICO.
ATTILIO CAROTTI
PAESAGGIO URBANO, n.º 3/2004, pág. 46 a 49
SIMBOLISMO ED INCONSCIO COLLETTIVO
SARTORIO, GIANLUIGI
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/1996, pág. 40
1. Lettura del paesaggio e simbolo. 2. Il simbolo base di conoscenza. 3. Simbolo e segno. 4. Città e simbolo.
SISTEMAZIONE DELL'AREA DEI BASTIONI DI PORTA VECCHIA A SUTRI
AGLIATA, MARCO Y OTROS
PAESAGGIO URBANO, n.º 11/1991, pág. 41
1. Dalla relazione di progetto. a) L'area diìintervento. b) L'ambito problematico dell'intervento. c)ìCentro storico e parco archeologico: il ruolo delle aree diìbordo. d) Finalità del progetto. e) Definizione delle fasiìdi attuazione. f) Sistemazione dell'area sui bastioni.ìDescrizione dello stato di fatto. g) Descrizione...
1. Dalla relazione di progetto. a) L'area diìintervento. b) L'ambito problematico dell'intervento. c)ìCentro storico e parco archeologico: il ruolo delle aree diìbordo. d) Finalità del progetto. e) Definizione delle fasiìdi attuazione. f) Sistemazione dell'area sui bastioni.ìDescrizione dello stato di fatto. g) Descrizione generaleìdel progetto. h) Planimetria generale. 2. Relazione tecnica.
SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
BALDINI, UGO;LUPATELLI, GIAMPIERO;TONDELLI, OMAR
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/2000, pág. 9
1. L'Osservatorio Urbanistico nella esperienza delPiano Territoriale della Provincia di Verona. 2. Dal sistemainformativo all'Osservatorio Urbanistico. 3. L'archiviodelle previsioni urbanistiche. 4. Le applicazionisovracomunali. 5. Le applicazioni comunali. 6. Le condizioniper l'aggiornamento ed il monitoraggio. 7. Un'applicazioneoperativa:...
1. L'Osservatorio Urbanistico nella esperienza delPiano Territoriale della Provincia di Verona. 2. Dal sistemainformativo all'Osservatorio Urbanistico. 3. L'archiviodelle previsioni urbanistiche. 4. Le applicazionisovracomunali. 5. Le applicazioni comunali. 6. Le condizioniper l'aggiornamento ed il monitoraggio. 7. Un'applicazioneoperativa: il "Repertorio delle aree produttive dellaProvincia di Verona". 8. L'Osservatorio Urbanistico delPiano Territoriale Provinciale della Provincia di ReggioEmilia: uno strumento per la qualificazione delle politicheinsediative.
BEATRICE DEL MINISTRO.
PAESAGGIO URBANO, n.º 2/2003, pág. 64 a 68
I. PROGETTO DEGLI SPAZI E FORMAZIONE DEL BAMBINO. II. IL FATTORE RISCHIO E LO SVILUPPO DELL'AUTONOMIA NEL BAMBINO. III. LE MISURE DEI BAMBINI. IV. LA PROTEZIONE DAL RISCHIO DI INCIDENTI E I RIFERIMENTI NORMATIVI.
SPAZI PUBBLICI E QUALITA URBANA. IL NUOVO PIANO DI RECUPERO DEL QUARTIERE CARMINE DI BRESCIA
CASTAGNARI, FRANCESCA
PAESAGGIO URBANO, n.º 3/2001, pág. 6
1. L'ipotesi di partenza. 2. La fase ricognitiva.3. Il progetto. 4. Gli interventi sullo spazio pubblico. 5.L'abaco. 6. Le simulazioni progettuali. 7. Le linee-guidaper I'illuminazione pubblica.
MARZOT, NICOLA
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/1999, pág. 10
1. Il contesto culturale. 2. Spazio esistenziale espazio urbano. 3. La dimensione della soglia: integrazionetra interno ed esterno. 4. Articolazione del sistema econfigurazione formale. 5. Anonimato urbano. 6. Laflessibilità. 7. La perdita del centro. 8. Il pensiero degliautori: intenzioni e definizioni. 9. Progetti ed opere. 10.Il fenomeno...
1. Il contesto culturale. 2. Spazio esistenziale espazio urbano. 3. La dimensione della soglia: integrazionetra interno ed esterno. 4. Articolazione del sistema econfigurazione formale. 5. Anonimato urbano. 6. Laflessibilità. 7. La perdita del centro. 8. Il pensiero degliautori: intenzioni e definizioni. 9. Progetti ed opere. 10.Il fenomeno nell'interpretazione: analisi delle fonti ediffusione dei temi. 10. Ir ruolo del tipo.
SPAZIO PUBBLICO ED ESTETICA DEL COMFORT
FRANCO REPELLINI, GIOVANNA
PAESAGGIO URBANO, n.º 3/2004, pág. 44
SPOLETO, CITTA IN FORMA DI FESTIVAL.
GORETTI, GIORGIO;MARINELLI, MAURO
PAESAGGIO URBANO, n.º 6/1990, pág. 50
1. Il Festival e lo spazio della citta. 2. Unìtentativo di dialogo. 3. Un difficile rapporto. 4. Unoìstrano equilibrio.
BEVITORI, PAOLO
PAESAGGIO URBANO, n.º 5/2003, pág. 59
1. SOLUZIONI TECNICHE PER RIDURRE L'ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA STAZIONI RADIO BASE. 2. ALCUNE SOLUZIONI TECNICHE PER RIDURRE L'IMPATTO VISIVO-AMBIENTALE DELLE STAZIONI RADIO BASE.