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LA MOTIVAZIONE DELLA LEGGE: PROFILI TEORICI E RIFLESSIONI SULLA SUA (IN)OPPORTUNITÀ E SULLA SUA (IN)UTILITÀ

BOCCALATTE, SILVIO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/2009, pág. 681 a 718

PARTE I. LA MOTIVAZIONE DELLA LEGGE: PROFILI TEORICI E DEFINITORI. 1. La struttura logica della motivazione della legge. 1.1. La nozione di "motivi". 1.1.1. I dati normativi. 1.1.2. Le circostanze fattuali. 1.2. La nozione di "fini". 1.3. La nozione di "mezzi". 2. Il ruolo dei valori: la motivazione della legge come discorso apodittico. 3. La nozione di motivazione formale e la sua fenomenologia. 4. La motivazione della legge e la (ir)rilevanza del suo autore. PARTE II- SULLA FORMA DELLA MOTIVAZIONE DELLA LEGGE. 5. Motivare le leggi: come?. 5.1. Nei preamboli. 5.2. Nell'articolato della legge. 5.3. Nei lavori preparatori. PARTE III- RIFLESSIONI SULL'(IN)OPPORTUNITÀ E SULL'(IN)UTILITÀ DI MOTIVARE LE LEGGI. 6. Motivare le leggi: per quale scopo?. 6.1. Finalità ermeneutica. 6.1.1. Motivazione appartenente al documento legislativo e introdotta con finalità ermeneutica. 6.1.2. (segue) Motivazione non appartenente al documento legislativo e introdotta con finalità ermeneutica. 6.2. Finalità di ausilio all'operato della Corte costituzionale, con specifico riguardo al giudizio di eguaglianza-ragionevolezza. 6.3. Finalità di giustificazione del titolo di competenza a legiferare. 6.4. Finalità di informazione, persuasione e sostegno alla democrazia partecipativa. 7. Motivare le leggi? Un'ipotesi teorica e ricostruttiva.

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